Nella storia dell’architettura nessuno, probabilmente, aveva osato così tanto da poter anche solo immaginare una struttura come quella che oggi ammiriamo a Firenze, restandone stupiti: la Cupola di Brunelleschi.
La “prima pietra” con la quale si iniziò a murare la magnifica e imponente cupola di Santa Maria del Fiore fu posta il 7 agosto del 1420. Una struttura definita “impossibile” poiché non poteva garantire l’autoportanza giacché avente una base poligonale, e non già circolare con calotta sferica. Ma Brunelleschi era un genio: usò una doppia volta con intercapedine. La volta interna aveva lo scopo di sostenere l’intera struttura, mentre quelle esterna aveva una funzione di copertura.

Il sistema dei supporti e degli sproni tra le due calotte
L’altezza complessiva, dal pavimento della Cattedrale fino alla sommità della croce, registra 116 metri; il diametro misura 45, 5 metri. Dimensioni ardite, soprattutto per quei tempi. La Cupola, ancora oggi, dopo sei secoli, resta il simbolo per eccellenza di Firenze e del Rinascimento, un capolavoro assoluto dell’ingegno umano e dell’arte.

La Cupola di Brunelleschi o Santa Maria del Fiore
Fu realizzata tra il 1420 e il 1436. Papa Eugenio IV consacrò la Cattedrale il 25 marzo 1436. Cento anni dopo, tra il 1572 e il 1579, Giorgio Vasari e Federico Zuccari decorarono la Cupola con un grande affresco del Giudizio Universale.

Il Giudizio Universale di Vasari e Zuccari