Le colline marchigiane dai tipici colori agresti, marrone, verde, giallo offrono spettacoli suggestivi in ogni stagione dell’anno. Questa regione, incastonata tra mari e monti, presenta infatti una grande varietà di colli alti e bassi; uno scenario dove la natura è ordinatamente addomesticata dall’uomo.
C’è un angolo in particolare – ed è nei pressi di Corridonia, in provincia di Macerata – dove un capanno dalla porta rossa con il suo alberello, fido e antico scudiero, risplende tra le curve sinuose della campagna circostante; un capanno ormai ben noto ai fotografi paesaggisti proprio a motivo della sua caratteristica ubicazione. La bellezza di questo luogo è anche opera degli agricoltori, i quali si occupano della vita dei campi che lo avvolgono. E che nelle varie stagioni dell’anno regalano sempre incantevoli scenografie. Possiamo ammirare la “pettinatura a righe” per poi passare al verde dei primi germogli, fino ad arrivare al giallo dei girasoli o del grano.
La campagna, però, mi piace vederla anche da un’altra prospettiva, ovvero dall’alto: guardare dall’alto verso il basso cambia totalmente la percezione di ciò che quotidianamente si presenta davanti ai nostri occhi: ed ecco che avere visioni geometriche è molto più facile. Quando poi le coltivazioni assumono diverse cromie, si possono ottenere immagini come quella che amo definire la “bandiera dell’agricoltura”. Una trebbiatura o un trattore che lavora la terra possono offrirci spunti per soffermarci a guardare il fascino euclideo delle geometrie delle colture, insegnandoci ad osservare la perfezione delle linee e delle forme e ad affinare la sensibilità su ciò che ci circonda.
di Francesco Capitani – fotografo