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Dall’Aida a Norma. Le dieci opere liriche italiane più belle

Lo spettacolo italiano per eccellenza è l’opera lirica. Proprio nel Bel Paese, esattamente a Firenze, nell’ultima parte del Cinquecento, nasce l’opera lirica, per volontà di quegli intellettuali e artisti riuniti per recuperare le tradizioni del mondo classico.

   

Lirica italiana: le 10 opere più famose

  1. Aida – Giuseppe Verdi. Quattro atti che prendono spunto da una storia di Auguste Mariette, rielaborata da Camille Du Locle in collaborazione con Giuseppe Verdi. Aida è una principessa etiope, fatta prigioniera e schiava dagli egiziani. Amore e morte viaggiano su binari paralleli lungo questo melodramma la cui prima rappresentazione fu al “Kedivial Opera House” de Il Cairo il 24 Dicembre 1871 in occasione dell’inaugurazione del Canale di Suez.
  2. Il Barbiere di Siviglia – Gioacchino Rossini. Una società che ha perso ogni punto di riferimento, completamente allo sbando. Questo è il “soggetto” rappresentato da quest’opera buffa. Tra le canzoni liriche più famose non si può non menzionare “Largo al factotum”, meglio nota come “Figaro qui, Figaro là”. Figaro è appunto il personaggio principale, un uomo insolente, furbo, presuntuoso e spavaldo. A Figaro si affianca Rosina, una donna apparentemente dolce, obbediente, rispettosa, che nasconde in realtà un animo scaltro e spietato. Musiche accattivanti e linguaggi vivaci che dal 1775 sono giunte fino a noi.
  3. La Traviata – Giuseppe Verdi. Sul podio delle opere classiche italiane più apprezzate c’è un altro melodramma di Giuseppe Verdi, diviso in tre atti, composto su libretto di Francesco Maria Piave del 1853. Centrale è l’amore di Violetta, la protagonista: un sentimento che non chiede nulla in cambio, è passione, rinuncia, sacrificio. “Amami Alfredo” canta Violetta, e più che una richiesta è uno sfogo a quell’amore che la consuma, ma che al tempo stesso la tiene in vita.
  4. Tosca – Giacomo Puccini. Tre atti ambientati nella Roma del XIX secolo, dove regnano ambizione, sospetto, controllo e potere politico. In questo clima sboccia l’amore tra la cantante Floria Tosca e il pittore Mario Cavaradossi. I due dovranno affrontare insieme e divisi gli inganni del barone Scarpia. Gli amori più grandi non finiscono bene, sembra questo il messaggio lanciato da questo melodramma del 1900, zeppo di arie bellissime, come “Vissi d’arte”.
  5. Nabucco – Giuseppe Verdi. Siamo nel 1842 e dalla penna del grande compositore italiano nasce un melodramma destinato a divenire un modello culturale. L’opera è un dramma corale ambientato durante la prigionia del popolo ebreo sotto gli assiri del re Nabucodonosor. Il coro è proprio il canto di questo popolo, sconfitto e calpestato. La mente non può che perdersi estasiata dietro una delle arie liriche italiane più famose di tutti i tempi, quel “Va’, pensiero sulle ali dorate”, che celebra l’attaccamento alle proprie radici.                                           
    Giuseppe Verdi
    Gioacchino Rossini

                                                                           

    Giacomo Puccini
  6. La Bohème – Giacomo Puccini. Questa del 1895 è l’opera più leggera di Puccini, un’opera in cui si piange, ma si sorride anche e di gusto. La scena iniziale è ambientata in una soffitta, abitata da un attore/autore solo, pensoso, sognatore, nostalgico, riflessivo. I suoi pensieri sono talmente profondi da confondersi con quelli del personaggio che sta creando. La musica arriva a fare da traino per i sentimenti, le note accompagnano le più intense passioni umane.
  7. Rigoletto – Giuseppe Verdi. Insieme al “Trovatore” e alla “Traviata” va a comporre la cosiddetta “trilogia popolare”. L’opera è profondamente critica nei confronti della società, del potere e della falsa moralità. Rappresentata nel 1851, ma ambientata alla corte mantovana dei Gonzaga, il capolavoro di Verdi dipinge i suoi  protagonisti come delle serpi ipocrite troppo mondane e tese all’inganno.
    Vincenzo Bellini

    Pietro Mascagni
  8. La Cavalleria Rusticana – Pietro Mascagni. Un’opera del 1890 definita rivoluzionaria da molti. Tra le note e il canto si celebra la “sicilianità”. A tenere banco la vicenda di un triangolo d’amore, formato da Turiddu e l’amata Lola, che sposa il ricco carrettiere Alfio, mentre Turiddu è impegnato nel servizio militare.
  9. Madame Butterfly – Giacomo Puccini. La protagonista di questo melodramma del 1903 è una donna che deve decidere se abbandonare le proprie tradizioni culturali per amore di uno straniero, militare in licenza. Le melodie orientali si fondono con la maestria musicale tricolore.
  10. Norma – Vincenzo Bellini. L’opera debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre del 1831. Due atti tratti dalla tragedia “Norma ou l’infanticide” di Louis-Alexandre Soumet. Norma è una sacerdotessa, figlia del capo dei Druidi Oroveso, ma è stata anche l’amante segreta di Pollione, il proconsole romano. Pollione s’innamora poi della giovane sacerdotessa Adalgisa. La vendetta di Norma si abbatte sulla povera ragazza, ma, alla fine, Norma decide di sacrificarsi e Pollione, colpito, decide di perire nel fuoco insieme a lei.

Amore e morte. Passione e tormento. Patria e onore. La lirica italiana ha sempre incantato il mondo, mettendo in scena tutte le sfumature dell’animo umano, musicando i sentimenti, dando note e colore alle emozioni.

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