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Arimondi Circle, il loft-galleria di Roma, inaugura la nuova stagione espositiva con Cesare Berlingeri, l’artista della piega

Dal 10 ottobre 2022 al 6 gennaio 2023 si inaugura a Roma la nuova stagione espositiva nel loft-galleria di Arimondi Circle con la mostra personale “Piegare le stelle” dell’artista Cesare Berlingeri, tra i maggiori esponenti dell’arte astratta contemporanea. Reduce da grandi successi nazionali e internazionali (XI Quadriennale, Roma; Fondazione MUDIMA, Milano; MUDIMAdrie, Anversa; MAC, Goiania; MAM, Salvador de Bahia; MAM, Rio de Janeiro; 11th International Cairo Biennal, Pechino), Cesare Berlingeri ritorna a esporre nella capitale in occasione dei cinquant’anni di attività. Nel loft-galleria di Portonaccio si può ammirare una selezione di capolavori degli ultimi anni, le sue famosissime “tele piegate”. «La piega è una zona di confine tra due mondi opposti e complementari, tra un visibile e un invisibile, tra una luce e un’oscurità» (Cesare Berlingeri).

Luisa Melara, presidente di Arimondi Circle così spiega il titolo della mostra: «“Piegare le stelle” è tratto da un lavoro in mostra del maestro Berlingeri. Un titolo che può essere d’ispirazione anche per la vita di ognuno di noi. “Piegare le stelle” infatti  rappresenta il senso dell’arte e nondimeno anche della stessa esistenza. Cioè la capacità nella quotidianità di alzare l’asticella del possibile, di ribaltare gli imprevisti trasformandoli in opportunità, in visioni lungimiranti e, infine, in progetti concreti di ben-essere condiviso. Mai come in questo nostro travagliato inizio di millennio abbiamo bisogno di ciò, della nostra capacità di “piegare le stelle” per l’appunto, di credere in un mondo migliore possibile, pacificato, in armonia con il pianeta secondo un approccio antispecista, con minori disuguaglianze. È tutto nelle nostre mani. È tempo, perché non c’è più tempo, che ognuno faccia quello che può nel proprio piccolo. Che ognuno faccia la sua parte nel “piegare le stelle” di un cielo oggi troppo fosco dichiara».

«Cesare Berlingeri è uno scultore di oggetti, tra colle e schiume poliviniliche che rivendicano costantemente la loro tridimensionalità. È un performer nella sua pratica compositiva scandita per azioni programmate. È un germinatore di rabdomantiche installazioni. Ma, soprattutto, è un pittore. I suoi piedi sono immersi da oltre cinquant’anni nei pigmenti allo stato puro, in colori in apparenza uniformi, in realtà dalle molteplici sfumature che si mescolano l’una nell’altra. Perché il colore non è mai concepito come un elemento aggiuntivo, ma costitutivo che tende sempre all’improbabile, al mutevole, una cinica metafora dell’esistenza. La sua mano è allenata tra emersioni e sprofondamenti nella tela, la sua memoria passeggia nella storia di piega in s-piega, il suo sguardo non ha nostalgie ed è splendidamente immerso nel mistero della complessità cosmica», scrive Cesare Biasini Selvaggi, curatore della mostra.

Situato nel cuore del popolare quartiere di Portonaccio a Roma, Arimondi Circle è una “live-arting gallery” no-profit, al quarto piano di un ex deposito di autoveicoli in via Arimondi 3, poi trasformato in abitazioni e studi di artisti che hanno spinto, nel 2012, Achille Bonito Oliva a curare una mostra pensata appositamente per questo “condominio di artisti”. Fondata dall’avvocato-manager d’impresa Luisa Melara insieme a Barbara Santoro e Cesare Biasini Selvaggi, questa abitazione-galleria realizzata nell’ex studio del grande pittore Piero Pizzi Cannella, promuove la ricerca di autori italiani e internazionali. Gli spazi privati del loft sono stati concepiti appositamente dallo studio di architettura NEMA per favorire l’incontro e approfondire la cultura del contemporaneo in un contesto informale. Tra i progetti già realizzati, “The best is yet to come” (2019), collettiva di artisti emergenti italiani in collaborazione con le principali gallerie d’arte romane; “Outside›IN” (2020), collettiva di street artist internazionali in collaborazione con Dorothy Circus Gallery Londra-Roma; il grande murales “One city” (2020) commissionato ad Alice Pasquini per il quartiere di Portonaccio; la personale di Filippo Riniolo dal titolo “Noverca” (2021).

Fotografie di Azzurra Primavera

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