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Fernanda Carrillo presenta il suo “Dear Universe”

“Dear Universe” è la mostra personale con cui la giovane artista messicana Fernanda Carrillo, vincitrice della prima edizione del “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35” dedicato al disegno e alla ricerca visiva emergente, espone negli spazi di Casa Cavezzi, a Montecchio Emilia (RE).

Fernanda Carrillo, I Am Free To Revise My Story, 2022, Mixed Media on linen, cm 140x130x2,5

La mostra è visitabile fino al 26 giugno 2022 e si caratterizza anche per la presentazione in anteprima assoluta di alcune opere originali che Carrillo ha realizzato nella settimana antecedente all’inaugurazione dell’allestimento.

Fernanda Carrillo, Huellas de recuerdo II, 2021, ink on paper, cm 34×26. Courtesy Comune di Montecchio Emilia

Il “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35” è stato promosso dall’Associazione culturale artMacs, istituita a Montecchio Emilia dalla famiglia dell’artista Massimiliano Galliani prematuramente scomparso nel 2020 all’età di 37 anni, con lo scopo di diffondere e consolidare la sua memoria e sostenere i giovani artisti. Il progetto nasce da un doloroso lutto che cerca, attraverso l’Arte, un riscatto che non sia soltanto memoria, ma soprattutto futuro per le giovani generazioni creative.

Fernanda Carrillo, Witnessing The Joy “I”, 2022, Mixed Media on linen, cm 29,1×21

Il Comune di Montecchio Emilia è partner e sostenitore di questo progetto: ha infatti erogato un premio acquisto del valore di 2.500 euro e curato l’organizzazione della mostra personale dedicata all’artista messicana. Un’ulteriore acquisizione, del valore di 3.500 euro è stata operata dall’Associazione culturale artMacs. L’opera di Fernanda Carrillo è stata selezionata, in occasione della sedicesima edizione della fiera d’arte ArtVerona, partner del progetto, da una qualificata Giuria composta da Omar Galliani (artista), Giuseppe Stampone (artista), Alberto Zanchetta (critico e curatore d’arte), Davide Zanichelli (Direttore della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia) e Fausto Torelli (Sindaco del Comune di Montecchio Emilia). L’artista messicana è rappresentata in Italia dalla galleria d’Arte A Pick Gallery di Torino.

Fernanda Carrillo, Say It Before Its Too Late “II”, 2022, Mixed Media on linen, cm 60x40x2,5

«Nell’opera di Fernanda Carrillo – si legge nella motivazione della Giuria – permane la tradizione del “disegno” aperto alla contemporaneità, in un congiungersi e dialogare continuo. Ricerca introspettiva dove gli stati d’animo dell’artista si fondono a quelli di una natura in continuo divenire. Morfologia dell’anima e della natura». L’opera di Carri, nome con il quale Fernanda Carrillo firma le sue opere, è un dialogo interiore, una ricerca introspettiva nella quale i suoi stati d’animo si fondono a quelli di una natura in continuo divenire: potremmo chiamarla morfologia dell’anima e della natura. Per Fernanda Carrillo l’arte è cura, terapia; un po’ come per Louise Bourgeois, artista che ha influenzato il suo lavoro, l’arte diventa uno strumento per poeticizzare i traumi.

Fernanda Carrillo, Memories Warm You Up “II”, 2022, Mixed Media on linen, cm 60x40x2,5

 Con “Dear Universe”, Carrillo esplora il suo rapporto con i sogni e i desideri. Una serie di dipinti a olio inediti danno vita alla sua necessità di narrare e di essere letta, interpretata; come nella serie “Dreams and Nightmares”, in cui l’utilizzo di materiali naturali, come vino, caffè e aceto, dà vita a un diario visivo dell’inconscio, catturando e imprimendo idee, emozioni e sensazioni fugaci.

Fernanda Carrillo

Fernanda Carrillo nasce nel 1995 a Città del Messico. Dopo essersi laureata in Architettura si è trasferita a New York dove ha consolidato il suo forte legame con l’arte. Ha iniziato a lavorare dapprima con installazioni per poi passare alla pittura e al disegno, da autodidatta. Sotto l’influenza di artisti come Louise Bourgeois, si ispira all’arte confessionale, combinando la sua pulizia visiva con frasi di una rivelazione intenzionale del sé privato. La sua opera è un’intima esternazione di temi ricorrenti nella sua vita e nel suo viaggio. Il suo lavoro include sculture, ceramiche e disegni, che riflettono diversi periodi della sua carriera. Spesso biografica, la sua ricerca esplora temi tra cui la famiglia, l’amore per se stessi e la paura. Ha esposto in diverse mostre personali a Città del Messico e New York: nel 2020 Carri approda in Europa con la galleria d’arte A Pick Gallery di Torino.