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La Giornata della Terra

Il 22 aprile è la Giornata della Terra, così stabilito dalle Nazioni Unite sin dal 1970 per focalizzare l’attenzione dei popoli e delle nazioni sul tema della sensibilizzazione ambientale del nostro pianeta. Un momento di riflessione per celebrare la Terra e promuovere la sua salvaguardia. L’Earth Day nacque proprio con questa finalità, come momento formativo e informativo rivolto al corretto uso delle risorse, alla loro conservazione, alla sostenibilità.

La distruzione o la compromissione degli ecosistemi è un dato che induce ad essere più cauti sul rapporto uomo-natura, a renderlo armonico. L’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua sono problemi che si acuiscono, al pari dell’esaurimento delle risorse che il nostro pianeta fornisce. Da qui la sensibilizzazione verso un utilizzo giusto di tali risorse, unitamente al concetto di equità e solidarietà, all’incremento di modalità di riciclo, alla protezione delle specie minacciate siano esse animali che vegetali. La questione ambientale, tenuta al di fuori da ogni fanatismo e ideologia, è un tema importante che reclama il coinvolgimento di tutti i paesi del mondo. Perciò nel 1969 l’Earth Day prese via via forma – all’epoca la scintilla per tale sensibilizzazione fu il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil in California – e oggi è una questione prioritaria per il benessere del pianeta e dell’umanità.

Disastro di Santa Barbara del 1969, con fuoriuscita di petrolio per undici giorni

Dal 2000 la Giornata della Terra ha raggiunto una visibilità ampia e celebrazioni sparse in ogni dove, e oggi vanta una partecipazione pressoché mondiale che utilizza i mezzi di comunicazione per informare, fare ricerche scientifiche e sottolineare il concetto secondo cui bisogna partire dai comportamenti individuali e, contestualmente, “pretendere” dai governi politiche sane, sostenibili, ecologiche. Certamente una buona battaglia da combattere con l’aiuto della scienza e del buon senso.