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Mecenati, collezionisti, filantropi. Dai Medici ai Rothschild

Le Gallerie d’Italia di Milano presentano una grande mostra intitolata “Mecenati, collezionisti, filantropi. Dai Medici ai Rothschild”, curata da Fernando Mazzocca e Sebastian Schütze con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli, è realizzata in partnership con la Alte Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin e con i Musei del Bargello, e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.

Tazza Farnese, Prima metà del II sec. a.C., coppa a cammeo in agata sardonica ad intaglio ed incisione, diam. 20 cm – Napoli, Museo Archeologico Nazionale © Archivio dell’Arte | Pedicini fotografi
Antonio del Pollaiolo, Ercole e Anteo, 1475 ca., bronzo, alt. 45 cm – Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi, Firenze. Su concessione del Ministero della Cultura
Johann Carl Schultz, Veduta del Duomo di Milano, 1829, olio su tela, 69 x 51 cm – Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie © 2022. Foto Scala, Firenze/bpk, Bildagentur fuer Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin
Angelo Inganni, Veduta sulla Piazza del Duomo con il coperto dei Figini, 1838, olio su tela, 173 x 133 cm – Palazzo Morando | Costume Moda Immagine – Copyright Comune di Milano,  tutti i diritti riservati – Milano, Palazzo Morando/Costume Moda Immagine

Visitabile dal 18 novembre 2022 fino al 26 marzo 2023, la ostra presenta oltre 120 opere di diverse epoche provenienti da prestigiosi musei internazionali come National Gallery di Londra, Musée du Louvre di Parigi, Albertina di Vienna, Staatliche Museen di Berlino e The Morgan Library & Museum di New York. In mostra autori come Verrocchio, Michelangelo, Bronzino, Caravaggio, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne, Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Francesco Hayez, e un inedito di Giorgio Morandi.

Michelangelo Buonarroti, Madonna della scala, 1490 ca., marmo, 56,70 x 40,10 x 4 cm – Firenze, Casa Buonarroti
Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Cristo davanti a Caifa, 1617 ca., olio su tela, 272 x 183 cm – Londra, The National Gallery. Bought, 1922 © The National Gallery, London
Caravaggio (Michelangelo Merisi), San Gerolamo Penitente, 1605, olio su tela, 145,50 x 101,50 cm – Montserrat, Museu de Montserrat Museum the Montserrat – Photo Dani Rovira
Francesco Hayez, La fuga di Bianca Capello da Venezia, 1853-1854, olio su tela, 208 x 159,50 cm – Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie © 2022. Foto Scala, Firenze/bpk, Bildagentur fuer Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin
Francesco Hayez, Sansone uccide un leone, 1842, olio su tela, 213 x 164 cm – Firenze, Galleria d’ Arte Moderna di Palazzo Pitti, Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi, Firenze. Su concessione del Ministero della Cultura

Molti dei maggiori mecenati, collezionisti e filantropi di tutti i tempi sono stati dei grandi banchieri che hanno voluto consacrare la loro ascesa. Per loro mecenatismo artistico e collezionismo appaiono strumenti strategici di rappresentazione e di affermazione sociale o meglio un esempio eloquente della sapiente trasformazione del capitale economico in capitale culturale e simbolico. In Italia, Cosimo e Lorenzo de’ Medici, le famiglie Giustiniani e Torlonia, Enrico Mylius; nell’area mitteleuropea Moritz von Fries, Johann Heinrich Wilhelm Wagener, Nathaniel Mayer Rothschild; in America John Pierpont Morgan: attraverso i loro ritratti, le testimonianze della loro eccezionale vicenda biografica, spesso ricca di importanti iniziative umanitarie, e soprattutto grazie ad opere d’arte esemplari delle loro raccolte, è possibile rievocare la loro figura e le scelte collezionistiche.

Il Bronzino, Ritratto di Lorenzo il Magnifico, 1565-1569 ca., olio su stagno, 16 x 12,50 cm – Firenze, Gallerie degli Uffizi
Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi, Firenze. Su concessione del Ministero della Cultura
Angelika Kauffmann, Ritratto del conte Josef Johann von Fries con il Teseo vincitore del Minotauro di Canova, 1787, olio su tela, 128,50 x 102,50 cm – Vienna, Museen der Stadt © Wien Museum
Giovanni Migliara, La filanda Mylius a Boffalora Ticino, 1828, olio su tela, 43 x 51,50 x 3 cm – Loveno di Menaggio (Como), Villa Vigoni – Centro italo-tedesco per il dialogo europeo ©Archivio Fotografico Villa Vigoni
Francesco Hayez, Ritratto di Luigia Vitali Mylius Vigoni, 1832, olio su tela, 139 x 105 x 3 cm – Loveno di Menaggio (Como), Villa Vigoni – Centro italo-tedesco per il dialogo europeo ©Archivio Fotografico Villa Vigoni

Una speciale sezione ricorda la luminosa figura di Raffaele Mattioli, banchiere “umanista”, protagonista della rinascita economica e culturale nell’Italia del difficile dopoguerra. Grande ammiratore di Giacomo Manzù, Giorgio Morandi e Renato Guttuso, le sue prestigiose acquisizioni per la Banca Commerciale Italiana (Comit) poi confluita in quello che oggi è il Gruppo Intesa Sanpaolo, e il suo impegno nella grande editoria, hanno costituito uno straordinario esempio a cui il “Progetto Cultura”, il programma pluriennale delle iniziative culturali della banca, dà continuità e conferma.

Giovanni Boldini, Ritratto di Fattori nel suo studio, 1866-1867, olio su tavola, 13 x 24 cm – Collezione Intesa Sanpaolo
Gallerie d’Italia – Milano – Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo / foto Paolo Vandrasch, Milano
Giorgio Morandi, Natura Morta, 1946, 37 x 37 cm – Milano, Collezione privata © Giorgio Morandi, by SIAE 2022  © Federico Manusardi

Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia |Skira. Il museo di Milano, insieme a quelli di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

Immagine di copertina: Gaspare Vanvitelli, o Gaspare degli Occhiali (Gaspar Adriaensz van Wittel), (Amersfoort, Paesi Bassi 1652 – Roma 1736), Veduta di Napoli con Largo di Palazzo, inizio del XVIII secolo, olio su tela, 75 x 125 cm – Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia – Napoli, Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo / foto Luciano Pedicini, Napoli