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All’Antico Mercato di Siracusa una mostra internazionale d’arte contemporanea incentrata su Medea

Medea, icona tragica della condizione femminile è la protagonista della mostra internazionale d’arte contemporanea curata dal noto critico d’arte Demetrio Paparoni e organizzata da Aditus. Ospitata negli storici spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa, la mostra, inaugurata lo scorso 5 maggio,  è visitabile con ingresso gratuito fino al 30 settembre 2023.

Chiara Calore (Abano Terme, 1994), Mater terribilis, 2023, dittico, olio su tela / diptych, oil on canvas, 180 x 400 cm
Francesco De Grandi (Palermo, 1968), Medea nel giardino di Colchide / Medea in the Colchis Garden, 2023, olio su tela / oil on canvas, 230 x 340 cm
Helgi Thorgils Fridjónsson (Búðardalur, Islanda, 1953), Fog and mushrooms, 2023, olio su tela/ oil on canvas, 145 x 115 cm
Nazzarena Poli Maramotti (Montecchio Emilia, 1987), Medea pensosa /Thoughtful Medea, 2023, tecnica mista su tela / mixed media on canvas, 200 x 160 cm

Soggiogata dalla passione per Giasone, Medea lo aiuta con le sue arti magiche a conquistare il vello d’oro, tradendo suo padre e la sua patria. Capace di ogni efferatezza pur di raggiungere il suo scopo, vedrà il suo amato trasformarsi sotto i suoi occhi da coraggioso eroe in meschino opportunista e il suo amore in dolore, umiliazione, odio profondo e rabbia. Una rabbia che, nella tragedia di Euripide, culminerà nell’uccisione dei loro figli. Medea è una delle più attuali protagoniste del mito antico: la sua tenacia e la sua disperata fierezza sono ritrovabili in tante relazioni contemporanee. La sua esclusione dalla società, la sua tragica vendetta, il senso di isolamento non sono estranei a tanti fatti di cronaca dei nostri giorni.

Nicola Samorì (Forlì, 1977), Medea rende la giovinezza a Esone / Medea Restores Youth to Aeson, 2023, tecnica mista su lino / mixed media on linencanvas, 400 x 300 cm
Daniel Pitín (Praga, Cecoslovacchia, 1977), Medea and hersons, 2023, olio, acrilico e tecnica mista su tela / oil, acrylic, and mixed media on canvas, 180 x 160 x 4 cm – Photo Martin Polák. Courtesy Nicodim Gallery, Bucarest, New York – Los Angeles
Ruben Pang (Singapore, 1990), Medea, My Undivided Self, 2023, olio, resina alchidica e vernice dammar su pannello composito di alluminio/oil, alkyd, and dammar varnish on aluminum composite panel, 220×150 cm
Vera Portatadino (Varese, 1984), Chiamami pure leonessa se vuoi / Call me Lioness if You Want, 2023, olio e gessetti su tela / oil and chalk on canvas, 160 x 190 cm

La mostra comprende opere di diciassette artisti, realizzate espressamente sul tema di Medea, tra i personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. La vicenda della maga, infanticida nella narrazione di Euripide, incide ancora oggi nell’immaginario dei nostri giorni. Attraverso lo sguardo inedito di artisti del nostro tempo provenienti da aeree geografiche diverse – dal Nord Europa alla Cina , dalla regione del Caucaso al Sudest asiatico, oltre che dall’Italia – la mostra mette in evidenza il legame inscindibile tra Siracusa e il teatro antico. La tragedia classica rivive così a Siracusa attraverso espressioni artistiche contemporanee anche nell’ambito delle arti visive.

Rusudan Khizanishvili (Tbilisi, Georgia, 1979), Medea, a Play in Three Acts, 2023, olio su tela, oil on canvas, 200 x 300 cm
Sverre Malling (Skedsmokorset, Norvegia, 1977), Medea, 2023, matita colorata su foglio / color pencil on paper, 44 x 32 cm
Wang Guangyi (Harbin, Cina, 1957), Obscured Existence, Medea, 2023, acrilico su tela / acrylic on canvas, 100 × 80 cm
Margaux Bricler (Parigi, 1985), L’omelette tragique (Sêma, Sôma), 2020-2023, stampa UV su Dibond spazzolato / UV print on polished Dibond, 180 × 120 × 0,3 cm; acciaio inox, piombo, garza di cotone, vino, ossido di ferro, coltello / inox steel, lead, cottongauze, wine, ironoxide, knife, 213 × 142 × 45 cm

L’esposizione è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Skira, una delle maggiori case editrici d’arte in Europa. Oltre al saggio di Demetrio Paparoni, sono presenti in catalogo testi su Medea scritti per l’occasione da Roberto Alajmo, da Tiziano Scarpa e dagli artisti, che riflettono in prima persona sui loro rispettivi lavori. Il catalogo comprende inoltre un ampio repertorio iconografico di opere del passato incentrate sul mito di Medea, con immagini di Artemisia Gentileschi, Peter Paul Rubens, Charles André van Loo, Eugène Delacroix, Anselm Feuerbach, William Russell Flint, George Romney, Frederick Sandys, Johann Heinrich Füssli, Gustave Moreau, William Turner, Christian Wilhelm Ernst Dietrich, John William Waterhouse e Paul Cézanne.

Yue Minjun (Daqing (Heilongjiang), Cina, 1962); Medea, 2023, olio su tela / oil on canvas, 100 x 80 cm
Natee Utarit (Bangkok, 1970), Two Boys and The Sacrifice, 2023, trittico olio su tela / triptych, oil on canvas, 200 x 450 cm, 200 x 150 cm per pannello / each three panels
Cian Dayrit (Manila, Filippine, 1989), Neither Created Nor Destroyed, 2023, ricamo su tessuto, collaborazione con Henricus / membroidery on textile, collaboration with Henricus, 214 x 158 cm – Courtesy the artist and NOME Gallery, Berlin
Rafael Megall (Yerevan, Armenia, 1983), Medea and Jason in myBlossoming Garden, 2023, trittico, olio su tela / triptych, oil on canvas, 250 x 480 cm

Immagine in copertina: Ruprecht Von Kaufmann (Monaco, 1974), Medeas Erben / Medea’s Heirs, 2023, olio e collage su linoleum / oil and collage on linoleum, 250 x 460 cm

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