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Da Lempertz, oggi e domani, tornano le aste di arte moderna e contemporanea

Dopo il successo dell’asta dedicata all’arte antica tornano a Colonia le tanto attese aste di arte moderna e contemporanea organizzate da Lempertz e suddivise in quattro sessioni. Il programma prevede mercoledì 1 giugno la modern art, e giovedì 2 giugno la contemporary art.

Emil Nolde, Dschunken

Numerose le opere a sei cifre presenti nell’asta di arte moderna. Sotto il martello della più antica casa d’aste europea in mano privata vi sono alcuni classici moderni provenienti da Francia e Germania. Di assoluto rilievo il foglio datato 1922 di George Grosz, eseguito a penna, inchiostro e acquarello su carta. L’opera – esposta tra l’altro alla Royal Academy of Arts di Londra – è senza dubbio uno dei fogli più importanti del periodo migliore dell’artista. Le sue raffigurazioni della vita sociale datate intorno al 1920 sono a tutti gli effetti icone del modernismo (lotto 26, stima: € 250 /300.000). Emil Nolde è presente con quattro opere. È del 1946 il delicato acquerello che raffigura un paesaggio marino serale e che proviene direttamente dall’artista (lotto 4, stima € 120/150.000). Altri due acquerelli, “Paesaggio palustre con nuvole serali”, realizzato intorno al 1925/1930 e “Junks on the Yellow River” – realizzati nel novembre 1913 durante il viaggio di Nolde nei mari del sud durante il suo soggiorno in Cina – hanno una stima di € 60/80.000 ciascuno (lotti 65 e 3).

Emil Nolde, Meerlandschaf

Tre le tele di Lovis Corinth in asta. Si segnalano i magnifici “Fiori romani” del 1914 (lotto 19, stima: 250/300.000 €), l’opera dionisiaca che raffigura le baccanti (lotto 27, stima 200/300.000 €) e l’autoritratto come lanzichenecco di Norimberga del 1913 (lotto 28, € 100.000). Due disegni di Arshile Gorky mostrano in modo impressionante come le opere spontanee e profondamente personali dell’artista siano di equilibrata bellezza compositiva e contengano elementi sia drammatici che lirici (lotto 10, stima € 200/300.000 e lotto 9, stima: € 80/ 100.000). Nel piccolo dipinto delicatamente colorato di Pierre-Auguste Renoir dal titolo “Nu debout en pied” (1879), la figura femminile è rappresentata come una Venere che sorge da uno sfondo scuro. Il quadro, che un tempo apparteneva alla collezione di Henri Fantin-Latour, ha una stima di € 180/220.000 (lotto 41).

Lovis Corinth, Bacchantenzug

La scultura in bronzo “Il grande nudo sdraiato” di Karl Hartung del 1951, lunga 223 cm, è una delle opere più importanti dell’artista e realizzata al culmine della sua carriera. Dagli anni ’20 Hartung persegue il tema dei nudi sdraiati, inizialmente ispirandosi a Maillol, e negli anni successivi in ​​forma sempre più astratta. Negli anni Quaranta, periodo in cui Hartung si ritrova in una vera e propria frenesia creativa, realizza un nutrito gruppo di nudi – ispirato anche a Henry Moore – nei quali sperimenta un’ampia varietà di forme espressive formali (lotto 7, stima: €150/170.000 euro).

Karl Hartung Grosse, Liegende

Non da meno l’offerta del contemporaneo dove svettano due importanti opere di Georg Baselitz e di Günther Förg. Il dipinto di Baselitz “Il Cacciatore”, appartenente alla serie “Remix”, riprende i temi dei suoi primi lavori, dove il soggetto della tela viene ricombinato in forma frammentaria. Il quadro è caratterizzato da un netto squarcio della superficie; La figura di Hitler nel quarto superiore è chiaramente riconoscibile. Le quattro aree che caratterizzano l’opera differiscono tra loro anche per la pittura: pennellate infuocate si alternano a zone lasciate libere e ad accenni di tecnica a spruzzo. Altrettanto sorprendente è la riduzione progressiva, dall’alto verso il basso, della gamma dei colori (lotto 22, stima: € 450/650.000). Da un’importante fase di ricerca dell’artista proviene l’opera senza titolo in acrilico su piombo di Günther Förg datata 1989. Dalla seconda metà degli anni ’80, Förg ha dedicato particolare attenzione ai dipinti di piombo. Sono tra i suoi gruppi di opere più noti, in cui la matericità del materiale scelto viene alla ribalta in modo particolarmente potente. Nella serie in sei parti di straordinaria importanza, offerta in asta da Lempertz, il piombo rimane nascosto sotto la superficie visibile e traspare solo leggermente. Le sei singole immagini verticali e rettangolari mostrano aree di colore monocromatiche chiuse, ciascuna attraversata da un’ampia linea verticale in rosso scuro nel quarto destro dell’immagine – un elemento che, sulla base del proverbiale “fil rouge”, lega visivamente le opere tutte insieme (lotto 18, stima € 500/600.000).

Georg Baselitz, Der Jaeger Remi
Guenther Foerg, Untitled

Tra i protagonisti del contemporaneo anche Gerhard Richter presente sotto il martello di Lempertz con due opere. Con il primo “Abstract Picture”, creato nel 1976, avviene un cambiamento radicale nel lavoro di Richter e inizia una nuova significativa fase di lavoro. La rinuncia ai dipinti e ai quadri grigi, porta con sé qualcosa di completamente nuovo. La tela in asta di 42 x 40 cm dal titolo “Quadro astratto” (1977) ha una stima di € 240/280.000 (lotto 16), mentre l’altra opera dell’artista – un dipinto a olio su cartone del 1944 è stata stimata tra i 100 e i 150.000 €. Altra opera degna di nota è “Linea n. 102” del 1992 di Zdeněk Sýkora, il cui dipinti negli ultimi anni hanno riscosso sempre molto successo (con un record internazionale battuto da Lempertz di 1.052.000 €). Il dipinto è stato acquistato direttamente dall’artista ed è stato esposto al Wilhelm Hack Museum di Ludwigshafen nel 1995 (lotto 15, stima: € 180/250.000). Anche A.R. Penck è presente con due tele. “Io a Londra 1” del 1982 è stato realizzato due anni dopo il suo espatrio dalla DDR. Questo reinsediamento ha comportato anche un cambiamento stilistico, la sua pittura è diventata più libera e informale: l’uso dispendioso di pittura a olio e acrilico e una ricchezza di nuove tecniche e approcci hanno portato a un cambiamento nel linguaggio pittorico. (Lotto 6, stima: € 100/150.000). Il dipinto “Omero e le conseguenze” del 1996 ha una stima di € 70/90.000 (lotto 81). Per l’Italia è presente una stampa cromogenica su plexiglass di Maurizio Cattelan (lotto. 44, stima € 100/150.000).

A. R.  Penck, Ich in London 

A concludere gli highlights dell’asta due opere rappresentative di Karel Appel dei primi anni ’60. La sua tipica applicazione impetuosa della pittura determina anche il linguaggio pittorico degli anni Sessanta e Settanta, ma in termini di motivi appare spesso più calmo. “Badende” del 1962 ha una stima di €200/220.000 (lotto 23), mentre la tela “Nue”, ampiamente esposta, che appartiene alla serie dei nudi femminili, è valutata tra i 150/180.000 € (lotto 61).

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