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Berlin Salon, il nuovo format di Lempertz. In asta un sensazionale studio icona del Bauhaus a firma Gropius&Meyer

Oggi 7 maggio Lempertz presenta all’asta del Berlin Salon alcuni sensazionali oggetti di design di alto valore; mobili e icone che hanno fatto la storia del design. Elemento clou dell’asta – e degno di un museo – è lo studio completo di 11 pezzi firmato dal Walter Gropius e Adolf Meyer (Lot. 300 stima 100.000 – 150-000 €). Prodotto nel 1923 nelle officine Bauhaus, si tratta dell’unico mobile di quell’epoca presente sul mercato e pronto a soddisfare i collezionisti più esigenti. Questo lotto comprende anche la corrispondenza scritta tra Gropius/Meyer e il cliente, Georg Hanstein, e i progetti per i singoli pezzi in scala 1:1. A completare l’offerta interessanti complementi firmati da Henry van de Velde tra cui spiccano quattro sedie da pranzo in rovere massiccio (Lot. 307 stima 18.000 – 24.000 €), sedute di Peter Behrens e Bruno Paul).

Studio – Walter Gropius e Adolf Meyer

La Prussian Sale, in asta sempre il 7 maggio, comprende 297 lotti e presenta la collezione della storica dell’arte Annedore Müller-Hofsted, scomparsa nel 2017, che ha collezionato porcellane tedesche concentrandosi sull’iconografia classicista come quella wertheriana o dipinti post Angelika Kauffmann. Tale collezione è completata da numerosi oggetti dagli ordini di Federico II per la sua casa di corte, tra cui un paio di candelieri del “Nuovo servizio d’argento” che Federico II commissionò a Lieberkühn dopo la fine della seconda guerra di Slesia. Originariamente il set era composto da 50 a 60 esemplari, uno per ogni posto al tavolo (lotto 7, stima € 38.000-40.000). Altri pezzi magnifici risalgono al regno di Federico Guglielmo III: un lampadario raffigurante una pagoda cinese di manifattura berlinese Werner & Mieth (lotto 120, € 40.000-50.000), un lampadario a cerchio con pendenti prisma dalla manifattura bronzo-legno di Carl August Mencke, realizzato intorno al 1825-35 su disegno di Karl Friedrich Schinkel (lotto 163, stima € 20.000-30.000). A completare l’offerta un vaso della Regia Manifattura di Porcellane di Berlino datato 1815 – 1816 e dipinto su entrambi i lati con mitologie (lotto 139, stima € 20.000-25.000) e una custodia in bronzo fusa nel 1851 raffigurante l’esploratore Alexander von Humboldt (lotto 193, stima € 70.000-80.000).

Christian Lieberkuehn

Altra opera di assoluto interesse è una tela – presumibilmente un autoritratto – di Ernestina Schultze-Naumburg (Orlandini) lotto 272 stima: 20.000 – 25.000 € che raffigura una signora in abito bianco. La pittrice fu una delle poche donne del XIX secolo ad essere in grado di costruire una carriera artistica in Germania. Nel 1894 partecipa alla mostra primaverile della neonata Secessione di Monaco con un ritratto di donna, che firmò “Mack-Schutze”. Poco prima Ernestine aveva sposato Paul Schultze-Naumburg, architetto, pittore e pubblicista appartenente all’avanguardia artistica e al movimento modernista dell’epoca. Nel 1897, la coppia si trasferì a Berlino e nell’anno successivo si unì alla neonata Secessione di Berlino.  Dopo due anni i due si separarono ed Ernestine si trasferì in Italia dove intorno al 1903/1904 sposò il medico Alberto Orlandini. Da allora visse a Firenze firmando le sue opere con il nome Ernestina Orlandini come riportato nel quadro in asta.

Ernestina Schultze Naumburg Orlandini – Ritratto

A completare l’interessante offerta anche tre opere su carta di Adolph Menzel: un foglio è l’importante e attuale acquerello ‘Davanti alla Chiesa’ del 1890 (lotto 260, stima € 100.000-120.000), mentre il secondo è dell’anno 1894 e raffigura ‘Putto sulla tomba del principe Federico Guglielmo a Potsdam’ (lotto 261, stima € 20.000-25.000).

Adolph von Menzel – Davanti alla chiesa