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Il “Crossover” di Fantini

Gli spazi espositivi di Von Buren Contemporary a Roma ospitano, fino all’11 aprile 2023, la personale “Crossover” dell’artista romano Fantini, a cura di Michele von Büren. Dalle tele emerge uno spiccato interesse per il tema dell’ibridazione, che tocca gli aspetti più diversi dell’opera, a partire dalla scelta dei soggetti: bambine e adolescenti dal viso vuoto e misterioso. Queste figure sembrano fondere in sè le diverse età della prima giovinezza e allo stesso tempo un’ambiguità̀ di genere, in bilico tra tendenze diverse, da cui emerge un’implicita fluidità.

La centralità del rosso dei capelli sembra porsi in continuità con l’elemento del fluido, essendo questo un colore che può passare dall’essere freddo all’essere caldo, mutando anche il proprio effetto sullo sguardo e sulla mente dell’osservatore. Altri soggetti centrali sono gli animali, figure dall’accento simbolico, che affiancano le ragazze senza volto. È inoltre presente un interesse per la moda e i dettagli decorativi, che si evince dalla stilizzazione delle figure e degli abiti.

Fantini, Cuccioli (dittico), 2022,  tecnica mista su tela, 100×200 cm

L’artista usa tecniche e materiali diversi, metodo che ricorda le contaminazioni tipiche delle secessioni e del simbolismo e rappresenta un’altra forma di crossover. Nato a Roma nel 1960, Fantini ha avuto una lunga e svariata carriera nelle arti, lavorando come ballerino professionista, attore, fotografo nonché pittore e scultore. Ha passato quattordici anni in viaggio e ha vissuto fuori dall’Italia per diversi periodi, con lunghi soggiorni in Asia e in particolare in Tibet, per poi tornare a Roma nel 2000.  Con le sue ultime opere Fantini torna ai suoi archetipi: adolescenti senza volto con chiome rosse e soggetti tratti dalla natura – animali, alberi, piante. In queste figure stilizzate, l’assenza dei tratti fisionomici descrive una condizione interiore piuttosto che un dato biografico. Le ragazze trasmettono un senso di leggerezza e allegria, anche dove convivono con elementi velatamente perturbanti.

Fantini, The Hare, 2020, tecnica mista su tela, 100×120 cm

Le opere di Fantini, attraverso un’elaborata tecnica a strati, composta di tessuti e pittura, accostano con originalità gioco decorativo e gusto minimalista. La sua attenzione per il colore e per le interazioni umane crea un’autenticità che parla direttamente allo spettatore e che gli ha fatto guadagnare un largo seguito in Italia e all’estero.

Immagine in copertina: Fantini, Solo un soffio, 2021,  tecnica mista su tela, 30×40 cm