All’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta, ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo, l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che porta la giovane ragazza a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.
Questa è la trama del film Il mio posto è qui in uscita il 9 maggio nei cinema italiani per la regia e la sceneggiatura di Cristiano Bortone e Daniela Porto. Prodotta da Orisa Produzioni, col sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e Fondo Lazio Cinema International, la pellicola è distribuita da Adler Entertainment.
Un’opera che racconta – attraverso la protagonista che interpreta una ragazza madre – una storia di coraggio ed emancipazione nella Calabria rurale degli anni Quaranta del secolo scorso. Il film, con dialoghi realistici in dialetto calabrese (sottotitolati in italiano), esplora l’emarginazione e la forza di volontà per cambiare lo stato complicato delle cose, focalizzando le vicende anche nella sfera positiva dell’amicizia, raccontando la lotta per i diritti, la libertà e il lavoro affrontata in una terra difficile, in anni difficili, da una condizione difficile: quella delle donne.
Per Daniela Porto si tratta di una doppia “prima”: Il mio posto è qui è infatti il suo primo romanzo da cui è tratto l’omonimo film di cui cura per la prima volta, assieme a Cristiano Bortone, la regia e la sceneggiatura.