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Il Mix di Quirino Gnutti

Quirino Gnutti è un giovane artista di origine bresciana che ha sviluppato una particolare e personale tecnica pittorica: dipinge su velluto di cotone tramite smalti ad acqua, impreziosendo le composizioni con i suoi ricami a pennarello a vernice giapponese, un unico lungo e sinuoso filo labirintico che copre porzioni di tessuto, colori e collage con scampoli di altro velluto. Fino al 13 luglio espone a Milano, nella sede di Palazzo Bocconi, con una mostra intitolata Il Mix, a cura di Vera Agosti. Si tratta della sua  ultima serie: una decina di grandi quadri astratti informali, dove trionfa il colore, spesso applicato tramite il dripping, ovvero lo sgocciolamento diretto della tinta sul materiale. Il risultato sono esplosive opere magmatiche, in cui lo spettatore può ritrovare se stesso e il suo mondo attraverso la libera interpretazione: ecco allora che le forme sinuose date dalle cromie, ora lucide e brillanti, ora più dense e materiche, possono ricordare farfalle, fiori, figure umane, organi vitali… I titoli scelti dall’autore danno un indirizzo: così Il Mix incoronato, per esempio, raffigura per l’appunto una corona ben riconoscibile. I lavori possono essere toccati, per celebrare anche con il tatto la bellezza del velluto e del segno.

L’artista, autodidatta ma circondato da sempre dall’arte, attinge a piene mani dalle suggestioni della storia visiva, rielaborate e trasformate con autonomia, libertà e coraggio. Tra i maestri amati figura Enrico Baj che con le stoffe e i materiali più disparati decorava le sue Dame e i suoi Generali.

Il mix cuore scoppiato smalto su velluto blu 186 x 146 cm

Quirino Gnutti nasce a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, nel 1986. Dopo aver aperto il suo primo studio a Brescia, nel 2019 si trasferisce a Milano, città dalle più ampie prospettive in campo culturale ed artistico. Esordisce nel 2018 nella straordinaria cornice del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera con la mostra intitolata L’Illusione del mio tempo, curata da Giordano Bruno Guerri e Sara Pallavicini. Questo evento segna l’inizio della sua carriera volta a raggiungere un ampio pubblico, dove l’imponenza della Prioria e del Mas, radica nella mente dell’artista il motto dannunziano del Memento Audere Semper, permettendogli di uscire dall’orbita predefinita di prosecutore dell’azienda di famiglia per generare nuovi universi di emozioni e suggestioni, lasciando spazio alla sua vocazione artistica. Nel 2022 comincia a Milano una collaborazione con il gallerista Glauco Cavaciuti, talent scout e sostenitore di collaborazioni con giovani artisti del panorama italiano. Colori, schizzi, astrattismo su grandi tele di velluto percorse da «ricami» sono il segno distintivo del lavoro di Quirino Gnutti. In particolare, ne La serie del Mix esposta, l’artista esprime tutta la sua esplosiva personalità in opere che parlano attraverso l’impasto sinuoso e al contempo potente di materiali e colori, in un pendolo che oscilla tra un’affascinante dimensione astratta e una poderosa matericità.