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Il Parco Santacroce a Carpi, un ambiente naturale e polifunzionale

Il nuovo parco di Carpi (Modena), inaugurato pochi giorni fa, sorge in località Santa Croce, zona di pregio e ben collegata, già conosciuta e frequentata dai carpigiani per le attività all’aperto. Il Parco Santacroce ha un ruolo fondamentale non solo per la città di Carpi ma per un ampio bacino di utenza: copre ben 26 ettari di natura, a beneficio del territorio, ed è destinato ad essere una preziosa cornice verde di mitigazione ambientale da vivere e utilizzare in modi diversi, tra dimensione ricreativa, benessere e outdoor education.

ph Rossella De Minico

La necessità di ricreare ambienti naturali e polmoni verdi da poter fruire in prossimità delle città, emersa con preponderanza negli ultimi anni, ha indotto la Fondazione CR Carpi, che ha la proprietà dell’area, a intensificare l’azione intrapresa nel recente passato e a ideare un grande parco urbano capace di coniugare un rigoglioso contesto naturale a una gestione puntuale dell’area e delle sua attività, da mettere a disposizione dei cittadini. Dal punto di vista della sua fruizione, il progetto comporta, tutto in ottica ecocompatibile, la presenza di aree e strutture dedicate a diverse attività: dal benessere allo sport, dal gioco inclusivo e plastic free alla didattica nel verde. Il progetto accoglie anche un orto, un frutteto con varietà antiche, tipiche o in via di estinzione e un teatro di verzura all’aperto per eventi culturali e artistici.

Illustrazione di Angela Maria Russo
Illustrazione di Angela Maria Russo

Corrado Faglioni, presidente della fondazione CR Carpi, lo descrive come “un ambiente naturale e polifunzionale progettato per coniugare la dimensione ricreativa nel verde a quella di sviluppo per il rilancio del territorio”. In scala locale il parco cittadino è un valore del territorio che aumenta l’identità culturale locale e il senso di appartenenza. In una scala più ampia, il parco diventa uno spazio fortemente attrattivo per il turismo culturale e naturalistico internazionale. Oltre a ciò, uno degli obiettivi più importanti è quello di potenziare la sua funzione ecologica sia in termini di biodiversità botanica e faunistica, sia per ridurre le “isole di calore” all’interno della città.

ph Rossella De Minico
ph Rossella De Minico

Dal 2017 la zona è stata parzialmente piantumata con la messa a dimora di oltre 3.000 esemplari di 38 specie diverse, alle quali, nel 2022, si sono aggiunte altre  7.000 nuove piante. La fondazione CR Carpi ha incaricato l’istituto per la BioEconomia del CNR di Bologna di stimare i servizi ecosistemici che le piante forniscono nella mitigazione ambientale:  è emerso che l’area verde, con le sue attuali 3.000 alberature e siepi ha la potenzialità di sequestrare dall’atmosfera ogni anno circa 180 tonnellate di anidride carbonica e rimuovere quasi 700 kg di inquinanti. “È evidente quindi che l’intervento previsto nel Parco per la piantagione di ulteriori 7.000 piante darà un contributo eccezionale per capacità totale del Parco di mitigare e contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria del territorio circostante, diventando quindi un fondamentale “polmone verde” per la città e un importante rifugio per i cittadini.” (R. Baraldi)

ph Rossella De Minico

Le aree verdi del parco accolgono le nuove esigenze dei cittadini in tema di tempo libero e di sport outdoor, favorendo la socializzazione attraverso la fruizione comune di spazi accoglienti, sicuri, accessibili ed inclusivi. Inoltre, è molto importante la tematica dell’educazione ambientale, requisito di base per i cittadini di tutte le età. A questo proposito la Fondazione CR Carpi, in collaborazione con associazioni culturali e di volontariato del territorio, si sta impegnando e si impegnerà in futuro per organizzare una serie di incontri ed eventi nell’ambito della valorizzazione del patrimonio verde.

ph Maurizio Bergianti
ph Maurizio Bergianti

di Angela Zaffignani

Immagine di copertina: fotografia di Rossella De Minico