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L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale

In occasione dell’ottava edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, in programma dal 6 Aprile al 19 Maggio 2024 presso gli edifici storici di Palazzo Pigorini e del Torrione Visconteo, è stata allestita la prima mostra collettiva dedicata agli artisti italiani che hanno usato l’Intelligenza Artificiale per la loro produzione artistica.

Antonio Barbieri, Stendardo, 2022, mosaico di dataset delle temperature applicati su software heatmap, vetro, lattice naturale, acrilico, 200 x 240 cm

L’esposizione – a cura di Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni – intende indagare diverse modalità di utilizzo dell’IA da parte di una ventina di artisti pionieri del digitale o AI artists di nuova generazione. Temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’uomo, l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e/o trasformati attraverso l’impiego delle GAN, degli algoritmi e delle AI Generative, tra arte generativa, glitch art, realtà aumentata, realtà virtuale e altre forme espressive dell’era digitale.

Andrea Crespi, Ex Human, 2023, IA (Text to Image), digital reworking, stampa fine art su alluminio e plexiglass, 100 x 80 cm

Il titolo del progetto L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” è un chiaro riferimento al famoso saggio di Walter Benjamin L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, pubblicato nel 1936, in cui il filosofo tedesco sosteneva come, all’inizio del XX secolo, l’invenzione e l’utilizzo di nuove tecniche, quali il cinema e la fotografia, stessero radicalmente cambiando le modalità di produzione e di fruizione artistica.

Debora Hirsch, PLANT (Phragmipedium besseae), 2024, C-print, 35 x 35 cm. IA (Stable Diffusion fine-tunned con dataset propri, TensorFlow) e Adobe After Effects – Courtesy Hutchinson Modern and Contemporary; Boccanera Gallery; Il Chiostro Arte Contemporanea

Allo stesso modo, negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale ha visto una rapida ascesa (Intelligenza Artificiale è stata designata parola dell’anno 2023 dal Collins Dictionary), e oggi sempre più artisti si sono confrontati e usano questa tecnologia per creare opere d’arte e progetti artistici collaborativi verso nuovi linguaggi estetici. In mostra: video, progetti immersivi, artwork digitali ma anche opere fisiche: dal mosaico all’installazione; dalla scultura alla fotografia – tutte opere frutto della creatività artistica di un pool di venti artisti che hanno incluso nella loro ricerca e produzione l’uso dell’AI.

Manuel Macadamia, Sunset AI World 2084, 2024, AI generated video, 1920 x 1080 px. Sound design Nicolò Bianco

In mostra sono esposte le opere di: Antonio Barbieri, Domenico Barra, Davide Maria Coltro, Andrea Crespi, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch, Nick Landucci, Giuseppe Lo Schiavo, Manuel Macadamia, Vincenzo Marsiglia, Mauro Martino, Angelo Demitri Morandini, Max Papeschi con Michele Ronchetti, Chiara Passa, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Svccy, Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis.

Giuseppe Ragazzini, The Face Wheel, 2023, opera d’arte cinetica costituita da cinque dischi rotanti azionati da motori stepper, controllati da una scheda Arduino, combinazioni possibili 1024 (5⁵), 98 x 91 cm

Il progetto dedicato all’AI si completa con la sezione espositiva, allestita presso il Torrione Visconteo, torre medievale sita in via dei Farnese, di fronte alla Pilotta, che presenta le video-installazioni site-specific ed immersive degli artisti Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis. Durante lo svolgimento della mostra sarà presentato il libro-catalogo dedicato al progetto, edito da Jaca Book, che presenta i saggi dei curatori e un contributo inedito di Piero Gilardi e l’apparato critico e iconografico dedicato ai venti artisti in mostra. L’esposizione ha il suo twin digitale nel Metaverso su Spatial grazie alla collaborazione con Dario Buratti che ha realizzato un nuovo spazio con architetture futuristiche che accolgono le opere degli artisti nella loro versione digital.

Immagine in copertina: Kamilia Kard, HERbarium – Dancing with an AI, 2023, website, 3D models / AR filters, HD videos

 

 

 

Emilio Tripodi

Emilio Tripodi

Esperto e dinamico professionista con una vasta esperienza in operazioni, vendite, marketing e sviluppo del business in vari settori incluso: IT Systems support, Energie Alternative, Publishing e Formazione Professionale. Ha fondato varie aziende ad alto contenuto di tecnologie avanzate nei settori di IT systems support ed energie alternative. Esperienza in ambiente internazionale in USA, Svizzera, Bulgaria e Tunisia. Partecipa attivamente ai beta test di soluzioni innovative nel mondo dell’innovazione d’impresa sia sotto il profilo tecnologico che della sostenibilità finanziaria, con particolare attenzione alla ESG ed al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’agenda 2030 che vedono l’impresa sempre più coinvolta. Svolge il ruolo di acceleratore d’impresa riducendo i tempi di applicazione di nuovi modelli operativi ottimizzandone i risultati a fronte di un contenimento di costi. Contatti: emilio.tripodi@gmail.comView Author posts