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Pompei ed Ercolano, eterno fermo immagine della vita quotidiana nell’antica Roma

Veduta degli scavi di Pompei

“Salve o grande e sventurata figlia di Roma. La poesia delle tue rovine è unica al mondo.” Così Cesare Malpica salutava la visione di uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti d’Italia: gli scavi di Pompei ed Ercolano. Una tale meraviglia ha meritato l’appellativo di Patrimonio dell’Umanità a tutela UNESCO, per conservarne intatto l’immenso valore, da tramandare alle generazioni future.

Cosa vedere a Pompei: l’ira del Vesuvio non cancella la bellezza

La quotidianità dell’Antica Roma rivive nella città sepolta del sito archeologico di Pompei. La cittadina fu fondata intorno all’VIII secolo a.C. dagli Osci che si insediarono in 5 villaggi, alle pendici meridionali del Vesuvio. Pompei divenne un centro commerciale molto rilevante e finì nel mirino di Greci, Etruschi e Sanniti. Poi arrivarono i Romani e ne fecero un polo di sviluppo economico, un centro nevralgico del Mediterraneo da cui partivano merci dirette in Provenza e in Spagna. Il 24 agosto del 79 d. C., l’eruzione del Vesuvio più violenta della storia cancellò completamente Pompei, e con essa Ercolano, Stabia ed Oplonti. Nel 1763, per iniziativa di Carlo III di Borbone, gli scavi hanno riportato alla luce una cittadina perfettamente conservata, con i suoi templi, i suoi affreschi e i calchi degli abitanti fissati nell’ultimo momento della loro vita, colti di sorpresa dall’eruzione che annientò tutto.

Tempio di Iside
Tempio di Iside – Pompei

Tempio di Iside. Decorazioni a fondo azzurro, rosso e giallo raccontano antiche processioni e delineano figure devote alla dea e divinità romane. A sinistra troneggia l’altare principale, che conserva le ceneri e le ossa dei sacrifici compiuti in onore della divinità. La scoperta dell’edificio risale al 1764 e affascinò a tal punto Wolfgang Amadeus Mozart da divenire fonte di ispirazione per la sua opera Il flauto Magico.

L’Anfiteatro. Uno dei più antichi teatri all’aperto del mondo, costruito intorno al 70 a.C. da Gaio Quinzio Valgo e Marco Porci. La struttura veniva utilizzata per i tipici giochi circensi romani e per i combattimenti tra gladiatori. Una parte inferiore formata da archi ciechi in pietra utilizzati dai mercanti come botteghe ambulanti.

Anfiteatro di Pompei
Anfiteatro – Pompei

Il Foro. Come ogni cittadina romana che si rispetti, anche Pompei aveva il suo centro politico, economico e religioso. Un’imponente piazza circondata da un porticato di novanta colonne doriche, a metà strada tra le due strade principali, quella che conduce al Vesuvio e quella che conduce al mare.

Foro - Pompei
Foro – Pompei

Orto dei Fuggiaschi. Qui, come in un momento fermo nel tempo, 13 vittime dell’eruzione sono state bloccate dalla furia dell’eruzione durante un disperato tentativo di fuga verso il mare. La posizione del proprio corpo, le loro espressioni, sono state eternizzate in calchi di gessi, ad imperitura testimonianza di quanto accade.

Orto dei fuggiaschi a Pompei, eruzione Vesuvio
Orto dei fuggiaschi – Pompei

Cosa vedere a Ercolano: piccola cittadina romana ricca di tesori

Gli scavi di Ercolano risalgono al 1709, quando la creazione di un pozzo riportò alla luce marmi pregiati e resti di un antico teatro. Leggenda vuole che la cittadina alle pendici del vulcano campano sia stata fondata dal dio Ercole in persona. La Casa dei Cervi  è un’elegantissima dimora con terrazze panoramiche da cui ammirare lo splendido panorama del golfo di Napoli. Il nome si deve alla statua ritrovata all’interno, che rappresenta due cervi sbranati da un cane.

Casa di Nettuno - Ercolano
Casa di Nettuno – Ercolano

Casa di Nettuno e Anfitrite. Un mosaico in pasta vitrea decora la parete orientale dell’edificio, mentre a nord fa la sua bella figura un ninfeo abbellito con maschere teatrali in marmo. Accanto alla casa un’antica bottega che conserva anfore e resti di oggetti romani del passato. La Villa dei Papiri ospitava una biblioteca contenente oltre 1800 papiri, costruita tra il tra il 60 e 50 a.C. La dimora apparteneva a Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Gaio Giulio Cesare. La villa sorgeva a strapiombo sul mare ed è possibile visitarne l’atrio ed alcune stanze di un livello inferiore.

Pianta della Villa dei Papiri, Ercolano, fatta da Charles Weber, XVIII sec.
Pianta della Villa dei Papiri, Ercolano, fatta da Charles Weber, XVIII sec.

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Orto dei fuggiaschi a Pompei, eruzione Vesuvio