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William Eisner, uno dei più grandi fumettisti, al PAFF! con The Spirit of Will Eisner

Il PAFF! – Palazzo Arti Fumetto Friuli apre le porte alla nuova esposizione di William Erwin “Will” Eisner (1917-2005)The Spirit of Will Eisner,  che si tiene per quasi cinque mesi, dal 7 ottobre al 26 febbraio 2023, negli spazi di Palazzo Galvani, in collaborazione con 9ème Art Références di Parigi. PAFF! continua dunque con i numeri uno del fumetto mondiale. La qualità delle sue produzioni e l’autorevolezza degli artisti coinvolti gli hanno conferito in poco tempo una notorietà internazionale. Dopo Cavazzano per il fumetto Disney, Milton Caniff delle storiche strip avventurose americane, i maestri Marvel & DC per i supereroi e un Manara a tutto tondo e non solo erotico, dopo il numero uno del fumetto fantastico e fantascientifico, Moebius e il grande Juanjo Guarnido arriva Will Eisner, fumettista e imprenditore americano, uno dei più grandi artisti della storia del fumetto.

Female Foes, copertina di un episodio della serie The Spirit di Will Eisner (1975)

Appassionato studioso del linguaggio, da lui ribattezzato “arte sequenziale”, Will Eisner ha sviluppato fin da subito una tecnica espressionistica che, attraverso inquadrature e giochi di ombre, punta a creare la massima emozione della narrazione disegnata.  Nato a Brooklyn nel 1917, dimostra molto presto di avere grandi doti artistiche, che lo porteranno già da ragazzo a considerare l’idea di perseguire il lavoro di disegnatore. Proviene da una condizione sociale non agiata, si appassiona da subito alla letteratura e all’arte (grazie anche al lavoro del padre, muralista).

City People, tavola estratta dal graphic novel City People Notebook di Will Eisner (1989)

Inizialmente illustratore umoristico e pubblicitario, all’età di vent’anni fonda una delle prime società di produzione e distribuzione di fumetti, la Eisner-Iger Ltd, insieme all’editore Jerry Iger, acquisendo un successo immediato. Le sue opere sono altamente influenzate dalla Grande Depressione degli anni ’30. Grazie alla collaborazione con Jerry Iger crea personaggi come Bob Powe, Jack Kirby e Bob Kane. Tuttavia, la vera notorietà arriva con The Spirit (Denny Colt), investigatore privato dato per morto, i cui episodi di ambientazione urbana, si distinguono per la sempre presente riflessione che va oltre la classica diatriba “bene contro male”, per la ridefinizione della grammatica e della sintassi del linguaggio fumettistico e per le sperimentazioni spazio-temporali. The Spirit si discosta dai canoni dell’editoria contemporanea, perché riesce a coinvolgere più generi, thriller, erotico, violento, romantico, avventuroso, soprannaturale, satirico.

Building, tavola estratta dal graphic novel The Building di Will Eisner (1987)

Molto utilizzata da Eisner è la splash page, che al contrario delle tavole domenicali sono storie autoconclusive molto brevi, solitamente di una sola pagina, che raccontano le avventure degli eroi più in voga del tempo. Con Eisner si rinnova il medium, e grazie a lui diventano popolari i termini come “graphic novel” (da noi “romanzo grafico” o “romanzo a fumetti”).

Big City, tavola estratta dal graphic novel Big City di Will Eisner (1986)

Dopo il lungo lavoro su The Spirit (dal 1940 al 1952) Eisner ha studiato e scritto saggi sul linguaggio del fumetto e poi è arrivato Contratto con Dio, il primo graphic novel di successo: quattro episodi ed un prologo pubblicato nel 1978 ed edito in Italia per la prima volta nel 1980. Solo tre decenni più tardi si sarebbe saputo che il primo, drammatico episodio era ispirato alla tragica morte per leucemia della figlia adolescente.

Contract with God, copertina del graphic novel Contract with God di Will Eisner (1978)

Il lavoro di Eisner è universale e allo stesso tempo vicino, abbraccia ogni aspetto senza lasciare nulla al caso; attraverso il disegno, la sceneggiatura, la composizione, l’anatomia e il linguaggio corporeo dei personaggi, Eisner riesce a raccontare la vita vera, la realtà dei quartieri poveri dove egli stesso ha vissuto, influenzando ancora oggi molti autori contemporanei. A rendere quest’atmosfera è sicuramente l’ispirazione alla letteratura Pulp, al cinema thriller e alla New York di quei tempi. Fondamentale nella sua arte, inoltre, è senz’altro l’uso della luce e la rappresentazione dello sfondo: le sorgenti luminose sono spesso scarse e il paesaggio intorno è spesso definito da uno o due elementi, pochi ma sufficienti a far capire il contesto della scena. Questo permette al lettore di concentrarsi sui personaggi, sui dialoghi e sull’azione. L’acqua infine, è un altro elemento immancabile: gocce di pioggia, acquazzoni, pozzanghere… l’acqua è simbolo di angoscia e disagio e appesantisce la scena.

Ghost Cartoonist, illustrazione a colori di Will Eisner

 

Le opere in mostra

La mostra ripercorre i passi del maestro del fumetto includendo 180 originali compresi tra tavole definitive e schizzi, e 126 pubblicazioni d’epoca. Le varie opere sono esposte in varie sale divise per “argomento”, che raccontano, attraverso le immagini, la storia del fumetto e la sua evoluzione.

1) Spirito del thriller, con una breve introduzione della panoramica dell’industria del fumetto alla fine degli anni Trenta negli Stati Uniti, spiegando prima il boom causato dall’arrivo dei fumetti sul mercato, poi l’infatuazione dei lettori per i fumetti thriller, così come per le figure del “vendicatore” e del “bandito”, e infine il graduale arrivo dei primi “eroi in costume” (con la DC e la Marvel: Batman, Superman, Wonder Woman, Capitan America). 2) Lo Spirito della sintesi – In un secondo spazio è possibile leggere le storie brevi di The Spirit complete sulle tavole. Ne sono state raccolte 6, ciascuna composta da 7 tavole. Questa diversità permette al visitatore di immergersi nell’universo della serie, per poterne apprezzare la ricchezza, che prende in prestito da diversi generi e registri.   3) Lo Spirito creativo – Nella sezione successiva continuiamo la scoperta dello Spirito creativo, delle tecniche narrative e artistiche e le principali opere di Will Eisner da un punto di vista più grafico, per capire come il suo stile abbia segnato la storia del fumetto.  4) Lo Spirito ispiratore – Will Eisner può essere considerato lo Spirito ispiratore della nuova generazione di artisti. Eisner viene considerato il maestro di tantissimi autori contemporanei, questo grazie anche all’editore Denis Kitchen, che ha riportato in vita le vecchie storie di questi fumetti. Verranno presentate opere della sua collezione e opere che lui ha ispirato. 5) Lo Spirito del Graphic novel – Il formato del Graphic novel è diventato famoso grazie ad Eisner, scrivendo A Contract with God. L’autore ne ha colto le potenzialità, facendolo diventare il preferito dei ragazzi e trasformando il fumetto in libro, non più in “giornaletto”. In questo modo Eisner si è liberato degli obblighi editoriali, delle regole sulla lunghezza o periodicità dei testi. Particolarmente significativa è l’atmosfera dei suoi graphic novel: New York, la sua città, da un punto di vista macabro e scuro come quello della Grande Depressione. In questi racconti ci sono degli sprazzi autobiografici e le storie sono estremamente contemporanee, quasi futuristiche. Grazie ai graphic novel Eisner è riuscito a rompere le regole rigide imposte dai fumetti (nonostante alcune di queste regole le avesse scelte lui stesso), si allontana dall’industria fumettistica e dona una visione diversa del mondo del comix.

La sede

Villa Galvani, di alto prestigio, è dotata di grandi spazi espositivi di forte impatto: una villa storica, una sontuosa galleria d’arte moderna, auditorium, sala didattica, ampia terrazza, bookshop, guardaroba, uffici, caveau e coffee point. All’esterno, un incantevole parco pubblico è impreziosito dal museo delle rose antiche, giochi e un laghetto. La villa del 1850 in stile veneto, un tempo residenza della famiglia di imprenditori della ceramica Galvani, è collocata all’interno dell’omonimo parco pubblico a ridosso del centro storico cittadino. Dopo decenni di abbandono, la villa ha subìto un radicale intervento di ristrutturazione negli anni ‘90, che l’ha trasformata in spazio espositivo. Nel 2010 la struttura amplia ulteriormente gli spazi espositivi portandoli a circa 2000 metri quadrati, con un auditorium da 90 posti. Il Parco Galvani in cui il Museo è immerso rappresenta un enorme valore aggiunto alla naturale espansione del percorso museale verso gli spazi esterni e rientra nel processo di riqualificazione dell’area, ridonando unità allo spazio verde e a quello architettonico.

Villa Galvani, sede del PAFF!

Immagine di copertina: Kitchen Sink Press, iIllustrazione per la pubblicazione Kitchen meets the Spirit di Will Eisner (1983)