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Daniele Ferroni è il protagonista di ottobre per “Avamposto”

“Avamposto”, progetto artistico ideato da Angela Filippini e messo in campo dall’Associazione Amici dei musei di Riccione e Valconca, in collaborazione con la Farmacia dell’Amarissimo di Riccione che festeggia i suoi 100 anni, prosegue il suo percorso espositivo con Daniele Ferroni. L’iniziativa artistica nasce con la brillante idea di proporre e offrire un incontro quasi casuale con l’arte, come può avvenire nel corso di una passeggiata o semplicemente percorrendo uno spazio aperto e accessibile dei luoghi urbani. Da qui l’opportunità di ammirare un’opera d’arte nella vetrina dell’antica farmacia romagnola, grazie alla turnazione degli artisti che mensilmente si alternano nell’esposizione.

Foto storica della Farmacia dell'Amarissimo a Riccione
Foto storica della Farmacia dell’Amarissimo a Riccione

Il progetto complessivamente prevede la presenza di dodici artisti rappresentanti i diversi linguaggi artistici – pittura, scultura e fotografia – con una successione a cadenza mensile, e tale da offrire la propria idea di contemporaneità. A conclusione dell’iniziativa, prevista per Natale 2023, saranno quindi realizzati una mostra e un catalogo contenenti le biografie degli artisti partecipanti e le opere esposte. Per il mese di ottobre è protagonista Daniele Ferroni con la sua fotografia intitolata “Sur les médailles, Londra, martedì 9 aprile 2002”.

Daniele Ferroni, Sur les médailles, Londra, martedì 9 aprile 2002, foto 105×72 cm

Daniele Ferroni (1969) vive e lavora a Villanova di Bagnacavallo (Ra). Sin da giovanissimo si dedica alla fotografia e alla cura di mostre di ricerca fotografica, sulle tradizioni popolari romagnole e sull’edilizia rurale. Da qui la partecipazione a diverse mostre collettive sul territorio romagnolo. Nel 2004 fonda una sua casa editrice “La lumêga lôva” che diviene nel 2005 “Edizioni Lumacagolosa”. Lavora con numerosi artisti, scrittori e poeti fra cui Michel Butor, Dario Fo e Franca Rame, Pierre Leloup e Myléne Besson, Alda Merini, Mario Rigoni Stern, Ilario Fioravanti, Gian Ruggero Manzoni, Gaetano Orazio, Isabella Bordoni, Vittoria Facchini, Jack Hirschman, Franco Loi, Sebastiano Vassalli, Paolo Ruffilli, Stefano Simoncelli, Leonardo Cemak, Eugenio Vitali, Dante Medina, Vittorio Cozzoli, Valerio Grutt, Francesca Serragnoli, Fabio Franzin, Luigi Mariani, Franca Grisoni, Maddalena Bertolini, Paola Bigatto, Giulia Rusconi, Dato Magradze, Giovanni Tamburelli, Karel Sýs, Maurizio Cucchi, Maria Pia Quintavalla, Isabella Leardini, Giampiero Neri, Lamberto Pignotti, Giancarlo Sissa, Rosita Copioli, Dante Medina, Fabio Pusterla, Mary de Rachewiltz (figlia di Ezra Pound), Leonardo Cemak, Alba Donati, Eugenio De Signoribus…. Ha collaborato con le riviste Icaro e Infonopoli, voci dell’Associazione Fonopoli, fondata da Renato Zero. Le sue fotografie sono pubblicate per le case editrici: Einaudi, Condé Nast, Fondazione Tito Balestra, Il Vicolo, I Quaderni di Orfeo di Roberto Dossi, Editrice L’Arcolaio, Puertabierta Editores, Noon Pubblishing House, Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, Raffaelli Editore, Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, Qudu Libri, Giuliano Ladolfi editore, Pequod, Feltrinelli, Edizioni Kolibris, Pazzini editore, Gangemi Editore Roma, La Porta Nera di Carlo Oberti, Terra d’ulivi Edizioni (per Andrea Bassani) e Ga.Ele Edizioni, La nave di Teseo, Babbomorto Editore. Ha pubblicato, inoltre, su diversi quotidiani. Nel 2007 per la Fondazione Balestra collabora alla realizzazione del progetto “In viaggio con Michel Butor”, e nel 2011 è autore della mostra e del libro d’arte Périple Transalpin all’interno del secondo progetto “Michel Butor. Retour a Longiano”. Nel 2013 è uscito, sempre per la Fondazione Balestra, Nel disordine delle cose, un percorso fotografico dedicato all’opera dello scultore Giovanni Tamburelli. Negli ultimi nove anni si è occupato di un personale “censimento fotografico” dei poeti che, per nascita o per residenza, possono essere ricondotti alla Romagna. Dalla prima parte di questo lavoro è nata una mostra dal titolo Ris-volti inaugurata nel maggio 2012; il volume I volti delle parole, del 2014, rappresenta il compimento dell’intero progetto. Nel 2015 ha pubblicato il volume Il collezionista di vetri, una raccolta fotografica dedicata alla decadenza dei luoghi ed al loro abbandono da parte dell’uomo, con testi di Stefano Simoncelli. Nel 2017 ha pubblicato, per le Editions Notari di Ginevra, Altesses de la basse-cour, con testi bilingue, francese-italiano, di Michel Butor e Giovanni Tamburelli. Nel 2018 ha pubblicato, con Babbomorto Editore, il mini racconto De Gasperi, in sole 63 copie ed ha curato, insieme a Manuela Ricci, la mostra “Aforisma è poesia”, dedicata all’opera di Alberto Casiraghy e Luigi Mariani, che si è svolta a Casa Moretti di Cesenatico (Fc), da sabato 16 giugno a domenica 9 settembre. Nel 2019 è uscito il suo ultimo lavoro fotografico dedicato alla tradizionale uccisione del maiale in Romagna, con testi di Giancarlo Sissa, dal titolo “L’ultimo ballerino dell’aia”. Ha pubblicato oltre centotrenta plaquette con le Edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy con il quale collabora sin dal 2003 e libri d’artista con le sue edizioni Lumacagolosa. Dal 2004 presiede l’associazione culturale “Civiltà delle Erbe Palustri” che si impegna nel recupero delle tradizioni del territorio romagnolo e nel tramandare le antiche tecniche di utilizzo delle erbe palustri. La stessa associazione è fondatrice, dell’”Ecomuseo della civiltà palustre” che ha sede a Villanova di Bagnacavallo. Ama la terra e le proprie origini. Ama i cucari (costruttori di fischietti) che attraverso l’argilla, raggiungono la loro massima espressione artistica.

Daniele Ferroni
Daniele Ferroni

 

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