Vai al contenuto

I “Percorsi Contemporanei” di Grazia Varisco al Palazzo Reale di Milano

Grazia Varisco, artista milanese protagonista della scena contemporanea italiana, espone fino al 16 settembre 2022 al Palazzo Reale di Milano con la mostra antologica Grazia Varisco – Percorsi Contemporanei  1957-2022.

Più di centocinquanta le opere presenti che ripercorrono le ricerche e sperimentazioni praticate in una vita dedicata all’arte, e che rendono questa esposizione la più importante mai realizzata sinora sul suo lavoro. Il progetto, a cura di Marco Meneguzzo, documenta e restituisce oltre sessant’anni di attività artistica di Varisco, straordinaria interprete delle arti visive, internazionalmente riconosciuta come una protagonista della nostra modernità, offrendo uno spaccato del ricco e complesso universo di temi e sperimentazioni formali che ne hanno caratterizzato il percorso artistico.

La mostra riunisce una preziosa selezione di opere che negli ampi e prestigiosi ambienti di Palazzo Reale rappresentano la complessità e la varietà delle tematiche di ricerca a cui Grazia Varisco si è dedicata. E il percorso espositivo le presenta  per tipologia di esperienze.

I Materici (1957-1959) sono i primi lavori degli anni Cinquanta realizzata durante gli studi in Accademia a Brera, come esperienze di reazione al figurativo. Le Tavole Magnetiche (1959-1962), prime ricerche legate alla formazione del Gruppo T di cui Grazia Varisco è protagonista assieme a Anceschi, Boriani, Colombo e De Vecchi, evidenziano la particolare attenzione dedicata dall’artista alla rappresentazione dello spazio-tempo. Seguono le esperienze artistiche dei piani anni Sessanta con l’esplorazione dell’immagine in movimento e la percezione dello spazio e del tempo come fenomeni in continuo divenire.

Con gli Schemi luminosi variabili (1962-1969) presentati alla Biennale di Venezia in tre diverse occasioni, Varisco sperimenta materiali completamente fuori dalla convenzione della produzione artistica, quali il metacrilato blu, motorini elettrici e la luce al neon. Tra il 1965 e il 1971 utilizza il vetro industriale e le sue proprietà di rifrazione e deformazione come elemento di scomposizione dell’immagine che si modifica ad ogni movimento dell’osservatore: sono le opere di Reticoli frangibili, Mercuriali, e Variabili + Quadrionda.

Nella sala più grande di Palazzo Reale è proposta la riedizione della storica mostra personale realizzata alla Galleria Schwarz di Milano nel 1969, importante sintesi del periodo artistico cinetico. È statao ricostruito l‘ambiente Dilatazione spaziotemporale di un percorso, uno spazio buio con pareti inclinate e irregolari all’interno del quale si muove un punto di luce intensa che percorre le superfici deformandosi e cambiando velocità secondo l’inclinazione dei piani. Nelle serie Extrapagine, Spazio potenziale, Meridiana e Gnomoni, l’artista riscopre un crescente interesse nei confronti dell’anomalia, dell’imprevisto che si oppone alla programmazione e procede verso l’esperienza della tridimensionalità. Con gli anni Ottanta e Novanta si ha una progressiva tensione verso l’astrazione e l’essenzialità della forma, con sperimentazioni di maggior respiro. Le ricerche del nuovo millennio vedono l’opera di Grazia Varisco esplorare nuove forme legate al cambiamento e all’ambiguità della percezione, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo continuo tra programma e casualità.

Grazia Varisco

Fotografie: Grazia Varisco – Percorsi Contemporanei 1957-2022, Palazzo Reale, Milano, 2022 – Veduta della mostra | Exhibition View – Courtesy Archivio Varisco – Ph. Thomas Libis

Autore