Samuel Brukenthal nacque il 26 luglio 1721 a Nocrich, una località a circa trenta chilometri da Sibiu in Transilvania, sesto figlio del dignitario imperiale Michael Brekner. Susanne Conrad von Heydendorff, la madre di Samuel, era figlia del consigliere del governatore Samuel Conrad von Heydendorff e proveniva anch’essa dalla piccola nobiltà sassone della Transilvania. A quindici anni Samuel rimase orfano, prima della madre e due anni più tardi anche del padre. Studiò a Sibiu presso il Ginnasio Evangelico e in seguito al Collegio Unitario di Targu Mures, dove imparò anche la lingua magiara.

Nel 1743, a 22 anni, decise di proseguire gli studi, anche se in quel periodo nella regione non era presente alcuna sede universitaria; dunque, dovette scegliere tra gli atenei della Germania, dell’Austria oppure dell’Ungheria. Partì per Vienna dove entrò in contatto con la loggia massonica “Aux trois Canons” e il 2 marzo 1743 venne accolto come membro, raccomandato molto probabilmente da altri affiliati. Si iscrisse quindi alle università di Halle e Jena dove frequentò i corsi di giurisprudenza, scienze politiche, storia, filosofia e teologia.


I corsi di storia venivano tenuti nel 1744 ad Halle da un suo compatriota, Martin Schmeitzel, noto numismatico; è probabile che questo fu il primo approccio come appassionato e in seguito collezionista di monete e medaglie. Ad Halle, Samuel entrò in contatto con altri membri franco massoni e lui stesso, assieme a un collega di studi, fondò nel 1744, col permesso dell’imperatore Federico il Grande, la loggia franco massonica “Aux Trois Clefs d’or”, filiale della loggia “Aux Trois Globes” di Berlino fondata nel 1740, rimanendone maestro fino alla fine degli studi nel 1744. In occasione della festività di San Giovanni Battista, patrono della franco massoneria, fu coniata una medaglia commemorativa in oro dal valore di 20 ducati. Questa medaglia presenta il primo ritratto di Samuel von Brukenthal all’età di 23 anni nelle vesti di maestro massone della loggia “Aux Trois Clefs d’or”. Sul recto insieme al sole è rappresentato lo stesso Samuel von Brukenthal circondato da simboli massonici; al collo porta appesa la squadra, ossia il simbolo del magistero, della fraternità e dell’integrità. Ai piedi di Brukenthal si possono notare altri strumenti, come il compasso, il martello, la pietra cubica e la pietra che un tempo fu la prima posta a fondazione del Tempio del re Salomone e su cui sono incise le sue iniziali “CSvBR”. Sul verso sono rappresentate la luna e la città di Halle, vista dalla parte opposta del fiume Saale con lo splendido panorama di torri ed edifici simbolo della città. Sotto la città di Halle si legge: HALAE. MDCCXLIV.D.XXIV.JUN. La medaglia rappresenta non solo l’onore e il rispetto dei fratelli di Halle per il loro maestro, ma anche i valori fondanti della franco massoneria.


Per fare carriera Samuel dovette spostarsi a Hermannstadt-Sibiu, che era allora il centro politico e capitale della Transilvania. Nel 1745 ottenne il posto di vicesegretario del magistrato di Sibiu; pochi mesi dopo occupò la posizione di segretario del tribunale, mentre due anni più tardi divenne vice notaio. Si dimise volontariamente dalla posizione di vice notaio per spostarsi a Vienna, allo scopo di ottenere un posto alla cancelleria aulica della Transilvania a Vienna. Nel 1753 venne ricevuto da Maria Teresa d’Austria in qualità di membro rappresentante della nazione dei Sassoni in Transilvania. L’imperatrice vide in lui un geniale uomo politico sul quale avrebbe potuto contare. Era la prima volta che il comando di una regione dell’impero non veniva affidato ad un austriaco cattolico ma ad un nativo protestante. La carriera di Brukenthal ebbe quindi una rapida e folgorante ascesa sotto Maria Teresa, che diventò la sua protettrice. Nel 1754 Samuel fu nominato segretario amministrativo, posizione per la prima volta ricoperta da un sassone della Transilvania; sei anni più tardi divenne consigliere e cancelliere provinciale con sede a Vienna. Nel 1761 Samuel divenne consigliere del governatore, mentre l’anno successivo ricevette il titolo di barone e la nomina a cancelliere provinciale. Dal 1765 al 1774 ricoprì, su nomina dell’imperatrice, la carica di capo della cancelleria aulica della Transilvania a Vienna e ricevette l’alta nomina di consigliere segreto. Dal 1777 al 1787, anno del ritiro, ricoprì la carica di governatore della Transilvania, primo e ultimo di stirpe sassone. Nel 1778 iniziò la costruzione dell’attuale Palazzo Brukenthal, oggi Museo Nazionale Brukenthal, in Piazza Grande, uno degli edifici più interessanti in stile barocco della Romania.

Gli esordi di questa notevole attività collezionistica risalgono già al 1760, ma l’interesse specifico alle raccolte d’arte era dovuto alla necessità di accreditarsi presso l’aristocrazia cittadina per il rango acquisito. Il patrimonio lasciato in eredità dal barone alla sua morte era costituito dal gabinetto di numismatica, da quello dei minerali, dalla collezione delle antichità, dall’imponente biblioteca, dalla collezione delle stampe e infine dalla preziosa pinacoteca. Questa è divisa in scuole di pittura europea ed è composta da circa milleduecento opere, dal XV al XVIII secolo. La Galleria d’arte europea è la collezione più conosciuta del barone ed è forse anche la più importante collezione di arte barocca dell’Est Europa. Prevedeva una suddivisione per scuole: la fiammingo-olandese, la tedesco-austriaca, la spagnola, la francese e l’italiana. Quella italiana è composta da circa duecento dipinti realizzati in varie epoche, dal Rinascimento al Manierismo, al Barocco, il periodo maggiormente rappresentato, fino al Rococò. Sono presenti le scuole italiane più importanti, tra le quali quella veneta con il numero più alto di opere, seguita da quelle bolognese, lombarda, genovese, fiorentina, romana e infine napoletana.

In quell’epoca il reperimento sul mercato di dipinti delle scuole italiane era molto difficoltoso. Essi facevano parte di collezioni già formate presso le maggiori corti europee o presso i collezionisti dell’aristocrazia. Anche il numero ridotto di opere del Rinascimento italiano era dovuto all’assenza di questo genere sul mercato viennese. La loro qualità e importanza è di altissimo pregio, al pari degli autori fra cui spiccano nomi di primo livello come Antonello, Tiziano, Lotto e Veronese. Sono tuttavia presenti anche opere dei loro migliori allievi, come Lamberto Sustris e Paris Bordone.

Il patrimonio artistico del barone oggi costituisce il patrimonio del Museo Nazionale Brukenthal. La collezione privata del barone fu aperta a un pubblico di appassionati ed eruditi già dal 1790, ben tre anni prima del Louvre. Brukenthal fu ispirato in questa decisione dall’imperatore Giuseppe II che nel 1776 aveva aperto la galleria del Belvedere al pubblico, testimoniando l’amore di una delle più importanti personalità della Transilvania per il suo popolo. Morì il 9 aprile 1803 nella sua residenza in Piazza Grande a Sibiu e due giorni dopo fu sepolto nella Cattedrale Evangelica, ultimo ad avere ottenuto questo privilegio.
di Doina Ene – storica dell’arte
Fotografie di Cesare Castagnari