Aielli è un piccolo comune in provincia dell’Aquila, incastonato tra i monti della Marsica e affacciato sulla piana del Fucino.
Aielli potrebbe sembrare un paesino come tanti, poco meno di 1500 anime, arroccato a 1030 metri sul livello del mare, a rischio spopolamento fino a pochissimi anni fa.
Invece, a partire dal 2015 ogni angolo del paese racconta una storia fatta di impegno, senso di appartenenza e voglia di lasciare un segno per chi verrà. Ad Aielli, ciascuno è al contempo orgogliosamente responsabile e coraggiosamente testimone di un esperimento ben riuscito.
Amministrazione comunale e cittadini, infatti, decidono di impegnarsi per far rinascere Aielli scommettendo sulla cultura, l’arte e – più in generale – sulla bellezza. Ne nascono, così, diversi progetti, promossi e realizzati dal Comune, poi affidati alla gestione delle associazioni locali che li divulgano, ne permettono la fruizione e, ultimo ma non meno importante, ne ricavano significative ricadute occupazionali. Aielli, oltre alle straordinarie attività astronomiche della “Torre delle stelle” e ai magnifici tour dei murales di “Borgo Universo”, è soprattutto una comunità autentica.
Aielli è sinonimo di rinascita, anzi… di rinascite. Sì, al plurale. Sopravvive a due terremoti devastanti (1915 e 2009), al rischio di spopolamento ma, soprattutto, è chiamata a reinventarsi dopo il prosciugamento (alla fine del 1800, ad opera del principe Alessandro Torlonia) del terzo lago più esteso d’Italia, il Fucino per l’appunto, evento che impose ad una comunità di pescatori di trasformarsi in agricoltori. Araba fenice, Aielli rinasce sempre e offre – a chi accetta di viverla più intensamente del “tempo in posa per una bella foto da pubblicare” – di rinascere con lei. È viva grazie ai discendenti dei cafoni di Fontamara (il romanzo di Ignazio Silone che oggi si legge per intero sulla facciata laterale del Cantinone) e del matematico e astronomo Filippo Angelitti (nato ad Aielli e morto a Palermo) che hanno lasciato in eredità un profondo amore per la propria terra e visioni prospettiche che allargano gli orizzonti delle possibilità
“Fontamara” realizzato da Alleg – Fotografia di Sara Venditti
Naturalmente, passare da 0 a 100.000 turisti l’anno è frutto di dedizione e impegno costanti, è il risultato della voglia di riscatto – così radicata nelle storie di vita di chi resiste, di chi non si arrende, di chi, anziché problemi, legge opportunità anche negli accadimenti più negativi che ricorrentemente la storia serve al banchetto della vita. Aielli fa parte di “Borghi autentici” e rappresenta il cuore pulsante della “Marsica experience” battendo al ritmo di tutta quella serie di iniziative di animazione territoriale e sviluppo locale – eticamente declinate e portate avanti in rete – che la caratterizzano come un unicum nel panorama nazionale.
Affronta il presente sapendo di poter contare sul contributo di tutti: amministrazione locale, associazionismo e realtà imprenditoriali che danno vita a progetti di cui beneficiano tutti gli stakeholder. Basti pensare al lavoro di un gruppo di ragazzi, accomunati dall’avere ali forti tanto quanto le proprie radici, che – dopo aver trascorso, lontani da casa, periodi più o meno lunghi per formarsi – tornano e fondano una cooperativa di comunità che chiameranno “La Maesa”, nome che nel dialetto locale identifica la zolla di terra dissodata e pronta a diventare culla per i semi. Oggi, grazie ai progetti promossi dall’amministrazione comunale e gestiti da “La Maesa”, il paese è un museo a cielo aperto che ospita più di 40 opere di street art realizzate da artisti, italiani e internazionali, apprezzati in tutto il mondo. Ogni muro decorato racconta una storia profondamente interconnessa alle vicende umane e al cosmo, con declinazioni tanto inaspettate quanto impattanti: ad Aielli trovano spazio la riproduzione integrale della Costituzione Italiana, della Divina Commedia oltre che del già citato Fontamara.
Ancor più indietro nel tempo, origina l’avventura della “Torre delle Stelle”, un’associazione che fa della passione per l’astronomia il cuore delle proprie attività divulgative, accessibili a tutti e realizzate durante tutto l’anno. Il visitatore è accompagnato a regalarsi un tempo di scoperta durante le osservazioni notturne delle stelle, della luna,dei pianeti e delle altre galassie, ma anche di giorno, osservando il sole con uno speciale telescopio. Anche laddove le condizioni meteorologiche impedissero le osservazioni, la “Torre delle Stelle” offre occasioni per scoprire i segreti dell’Universo, sia attraverso gli spettacoli al planetario che realizzando laboratori per tutte le età. La “Torre delle Stelle”, oltre ad offrire al pubblico la possibilità di un affaccio sull’universo, è nodo di una rete internazionale per la ricerca scientifica sugli esopianeti, grazie alla passione e alle competenze di un astrofisico, un ingegnere aerospaziale e un astrofilo.
Altra storica realtà, culturalmente fondamentale per Aielli è “Libert’aria”, un’associazione che, tra le altre attività, gestisce anche una biblioteca in cui prendere e portare liberamente libri; proprio fuori dalla loro sede – ricavata da un edificio crollato per metà durante il terremoto del 1915 – è collocata una casetta dei libri in condivisione.
Non solo libri, nella sede di “Libert’aria”, prendono spesso forma dibattiti, proiezioni e iniziative di taglio civico che arrivano anche fino alle proposte per la tutela della flora e della fauna locale, ma anche tornei di scacchi e laboratori che promuovono la lettura a tutte le età.
Tante iniziative dedicate alla comunità si devono, inoltre, alla dedizione e all’impegno della sezione locale degli Alpini, così come gli eventi di Borgo Universo prendono forma grazie anche all’importante contributo organizzativo della Pro Loco locale. Non basta una giornata per toccare con mano tutte le possibilità che offre Aielli, ma sarà più che sufficiente per sapere di voler tornare presto. Soprattutto in occasione delle celebrazioni dedicate a “Borgo Universo” o a “S. Antonio Abate” (a metà fennaio) o alla “Madonna della Vittoria” (inizio Luglio) quando la comunità riempie di senso sia il sacro che il profano, dando concretamente vita ai valori che la animano e la rendono quel posto speciale in cui “sentirsi a casa” fin dal primo istante in cui ci si mette piede.
Vi aspettiamo ad Aielli per condividere tante altre RinasciTE.
Immagine in copertina di Sara Venditti