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Alla scoperta dei passaggi coperti più belli di Parigi

 

Forse non lo sapete, ma Parigi è la patria dei passaggi coperti. La capitale francese è piena di luoghi segreti, testimonianze della storia della città. Scoprirli aiuta a capire meglio il passato di questa grande città.

Palais Royal

Nel XIX secolo, grazie al grande piano di trasformazione urbanistica del barone Haussmann, la capitale contava più di 70 passaggi coperti. L’obiettivo di tali costruzioni era proteggere la popolazione benestante dal fango e dal trambusto delle strade, offrendo loro passaggi chiusi con splendidi tetti di vetro; col valore aggiunto di riunire molti negozi e ristoranti in un unico luogo. I passaggi coperti più belli di Parigi sono indubbiamente quelli che si trovano nel 2° e 9° arrondissement.

Passage Verdeau

Galerie Véro-Dodat. Situata a due passi dal Museo del Louvre, la Galerie Véro-Dodat ha una bellissima pavimentazione in marmo con diamanti bianchi e neri. Sul soffitto, un bel tetto in vetro e incisioni. Dalla sua creazione nel 1826, la galleria ha ospitato molte boutique chic: decorazioni, mobili, arte, scarpe da Louboutin. Le Passage des Panoramas. Costruito nel 1799, è il primo passaggio coperto di Parigi e anche uno dei più famosi della capitale. È anche uno dei luoghi principali della filatelia parigina con tanti negozi dedicati alla vendita di francobolli da collezione. Il Passage des Panoramas prende il nome dai due panorami realizzati in trompe-l’oeil ma  purtroppo andati perduti.

Passage des Panoramas
Passage des Panoramas

Galerie Vivienne. Con il suo arredamento neoclassico in stile pompeiano, il suo elegante tetto in vetro, la sua imponente cupola, il suo pavimento a mosaico colorato e i suoi numerosi dipinti e sculture, la Galerie Vivienne è una delle gallerie più eleganti di Parigi. È stata sede di numerosi negozi di prêt-à-porter e decorazione d’interni di lusso, ma anche caffè e librerie di antiquariato.

Galerie Vivienne
Galerie Vivienne

Le Passage du Caire. È il passaggio coperto parigino di tutti i record: il più antico ancora accessibile (costruito nel 1798, durante la campagna di Napoleone in Egitto), ma anche il più lungo (360 metri da un capo all’altro) e il più stretto. Situato nel Sentier, è ora invaso da grossisti, produttori di tessuti e manichini da vetrina. Ma si possono ancora ammirare le tre statue recanti l’effigie della dea Hathor che adornano l’ingresso. La Galerie Colbert. La Galerie Colbert è la concorrente della Galerie Vivienne come la più bella galleria parigina. È stata acquistata dalla Biblioteca Nazionale di Francia e oggi ospita diversi istituti (tra cui quello di Storia dell’Arte e quello del Patrimonio) oltre a numerosi laboratori di ricerca. Si narra che nel 1830 il compositore Berlioz cantò La Marsigliese dalla sua finestra, in un arrangiamento che aveva appena immaginato, la folla ne fu entusiasta.

Galerie Colbert

Le Passage Choiseul. Con i suoi 190 metri di lunghezza, il Passage Choiseul è uno dei più grandi di Parigi. Dalla sua apertura nel 1827, il Passage Choiseul ha perso parte del suo fascino presso i parigini. Potrete scoprire le sue pareti in legno cesellato, i suoi pilastri in marmo e i suoi archi rivestiti di lampadine che sostituiscono le vecchie lampade a gas.

Passage Choiseul

Le Passage Jouffroy. Il Passage Jouffroy fu costruito nel 1836 come estensione del Passage des Panoramas. Da allora è uno dei passaggi più trafficati della capitale. Il Passage Jouffroy servì da terreno alle numerose rivoluzioni architettoniche dell’epoca: fu così il primo passaggio parigino ad essere dotato di una struttura in metallo e vetro, e il primo ad essere riscaldato a terra. Il pavimento di questo bellissimo passaggio coperto è pavimentato in nero, grigio e bianco.

Passage Jouffroy
Passage Jouffroy

Le Passage Brady. In origine, Passage Brady collegava Faubourg Saint-Denis a Faubourg Saint-Martin. Ma nel 1852 la creazione del Boulevard de Strasbourg tagliò in due il passaggio. La parte che collega i viali Saint-Denis e Strasburgo è coperta ed è sede di numerosi ristoranti e negozi indo-pakistani. Se avete voglia di un naan al formaggio e di un pollo al curry, sapete dove andare.

Palais Royal