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Memories from the present

Memories from the present” è una mostra collettiva ospitata dalla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, curata da Marco Rubino, visitabile fino al 25 maggio. Gli artisti che espongono sono Francesco De Molfetta, Giulia Maglionico e Giuseppe Veneziano.

Francesco De Molfetta, My funnily, porcellana invetriata con interventi a terzo fuoco su stampa fotografica vintage, cm 23,5×19,5×6. Ph. Marco Circhirillo

Attraverso una trentina di opere di matrice pop, alcune delle quali inedite, la collettiva offre un’approfondita analisi sul concetto di memoria, alla ricerca di un possibile bilanciamento tra libertà di espressione, memoria collettiva e diritto all’oblio.

Giulia Maglionico, Le tre Grazie, serie Mitology, 2021, tecnica mista su tela, 150×125 cm

«Nei dipinti e nelle sculture di Giuseppe Veneziano – scrive il curatore Marco Rubino – la memoria viene sollecitata dai supereroi, tra immaginario, storia e narrazioni; nelle opere di Francesco De Molfetta la memoria viene mutata, ricostruita e attualizzata attraverso la definizione di nuovi volti e nuove identità; nelle tele di Giulia Maglionico è indagato, infine, il concetto contemporaneo di memoria, che attraverso i social verrà tramandato alle future generazioni».

Giuseppe Veneziano, Actarus e Andromaca, 2020, acrilico su tela, 80×60 cm. Ph. Fabio Fantini

Francesco De Molfetta presenta una selezione di “scultografie”, neologismo che unisce scultura e fotografia. Immagini antiche in bianco e nero, ricercate dall’artista nei mercatini, vengono rivisitate attraverso l’uso della porcellana, elemento tridimensionale che apre ad altre possibilità di lettura. Dotate di cornici d’epoca che recano i segni del tempo, le opere di De Molfetta sono disposte l’una accanto all’altra, quasi a comporre una quadreria ottocentesca. A latere di questo progetto, vengono esposte due sculture in porcellana, realizzate nel corso di una residenza artistica a Capodimonte.

Francesco De Molfetta, Polifemo, resina policroma su stampa fotografica vintage, 15x20x1,5 cm. Ph. Marco Circhirillo
Francesco De Molfetta, zzzzzz zzzzzz, resina policroma su stampa fotografica ai sali d’argento entro cornice vintage, 29×33,5×8,5 cm. Ph. Marco Circhirillo

Le opere di Giulia Maglionico fanno parte della più ampia serie “Mitology”, che racconta l’attualità dei social network – spiega Francesca Baboni – come fosse un Olimpo delle vanità dei nuovi miti, personaggi che divengono figure mitologiche e travalicano web e contemporaneità per essere collocati dall’artista nella storia dell’arte. Selfie, esibizionismo e icone come opere celebrate dall’artista per una memoria collettiva. In mostra, sarà possibile scaricare una App per visualizzare le animazioni dei dipinti.

Giulia Maglionico, Zeus Vacchi, serie Mitology, 2021, tecnica mista su tela, 180×110 cm
Giulia Maglionico, Zeus Vacchi, serie Mitology, 2021, tecnica mista su tela, 180×110 cm

Giuseppe Veneziano presenta Frida Kahlo, Cicciolina e Spider Man, Actarus e Andromaca: un mash-up pop-iconografico che comprende storia dell’arte, fumetto e mitologia, provocatoriamente combinati insieme in perfetto stile new pop. Opere ad acrilico su tela di vari formati, in cui la citazione diventa strumento di analisi del presente, dominato da gossip, economia e mass media.

Giuseppe Veneziano, Frida Kahlo, 2019, acrilico su tela, 100×100 cm. Ph. Fabio Fantini
Giuseppe Veneziano, SpiderManSuperSex, 2018, acrilico su tela, 70×100 cm. Ph. Fabio Fantini

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